Colf e badanti aumenti 2023, maxi rialzi in arrivo: ecco chi ci guadagna

Novità in arrivo per colf e badanti: da gennaio 2023 ci sarà un aggiornamento delle retribuzioni minime. Chi ci perde e chi ci guadagna? Il punto

Economia

Colf e badanti aumenti 2023: tutte le novità 

Colf, badanti e collaboratori domestici (non occasionali): con l'inizio del nuovo anno sono in arrivo importanti novità sul tema delle retribuzioni. In particolare, dal 18 gennaio 2023 scatterà l'aggiornamento degli assegni minimi, tenendo conto della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo con l’adeguamento all’80% dell’inflazione. Il caro vita si sta infatti abbattendo su quella fascia di popolazione con minor potere d'acquisto.

Dal canto loro sindacati e associazioni dei datori di lavori si stanno mobilitando per trovare soluzioni comuni, che riescano a tenere insieme esigenze contrattuali e spese a carico delle famiglie. Il 16 gennaio è stato indetto un nuovo tavolo di confronto, che dovrà portare a un accordo su un adeguamento dettagliato delle retribuzioni. "Speriamo che il tempo che ci siamo dati possa consentirci di arrivare a una mediazione tra le parti sociali firmatarie del Ccnl domestico, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle esigenze delle famiglie datrici di lavoro, già gravate dagli aumenti del prezzo del gas e delle bollette. Siamo moderatamente ottimisti”, ha dichiarato Andrea Zini, vicepresidente Fidaldo, Federazione Italiana dei datori di Lavoro Domestico, e presidente di Assindatcolf. Le associazioni che rappresentano le associazioni datrici di lavoro chiedono infatti uno scaglionamento nel tempo degli aumenti destinati a colf e badanti. 

Colf e badanti aumenti nel 2023: le cifre 

Ma di quanto saranno gli aumenti destinati a colf e badanti? Come ben spiega il Corriere della Sera dal primo gennaio 2023 lo stipendio di colf, badanti e babysitter potrebbe lievitare del 9%, a seguito dell’adeguamento all’80% dell’inflazione. Un rialzo che di riflesso toccherà anche le tasche dei datori di lavoro. Secondo infatti le stime che Assindatcolf ha fatto per il quotidiano di via Solferino “nel caso di una badante non convivente per persona autosufficiente che lavora per 30 ore settimanali e ha uno stipendio di circa 633,93 euro, l’aumento del 9% porterebbe lo stipendio a 690,98 euro".

A questa cifra però, sottolinea il Corsera, "vanno aggiunti rateo Tfr, tredicesima e ferie. Il costo per la famiglia quindi passerebbe da 833,47 euro a 908,46 euro, con un aumento di circa 75 euro su base mensile e di 851 euro su base annua. Mentre per una babysitter di un bambino sotto i sei anni che lavora 40 ore a settimana i costi sono ancora più alti".

Quindi "partendo da uno stipendio di 1.234,11 euro al mese, ovvero 7,12 euro l’ora, con l’aumento arriverebbe a 1.345,04 euro. Ma per il datore di lavoro il costo complessivo passerebbe da 1.538,82 euro a 1.677,3 euro, vale a dire 138 euro in più al mese e circa 1.549 euro in più l’anno”, conclude il Corriere. 

Colf e badanti aumenti 2023, crescono anche i contributi

In tale contesto, ad aumentare oltre agli stipendi saranno anche i contributi previdenziali mensili, per un rialzo dell’8,4%, passando da 107,90 a 117 euro, per un costo totale annuo che da 14.236 diventa di 15.544 euro. Per questo, le associazioni datoriali chiedono aumenti scaglionati nel tempo, andando incontro alle esigenze delle famiglie, già in difficoltà tra inflazione, caro energia e vita. Infine, va specificato che gli aumenti delle retribuzioni riguarderanno colf, badanti e babysitter che hanno un contratto da dipendente inquadrato nel Ccnl di settore, non i lavoratori domestici impiegati occasionalmente tramite il Libretto Famiglia.

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