Debito e Pil, è allarme per l'economia. Franco: "Evitare una nuova recessione"

Il ministro frena sulla ripresa del Paese: "Non va tutto bene, i rischi di una nuova recessione sono enormi, dobbiamo evitarla"

(Fonte immagine: La Presse) 
Economia
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Franco: “Va tutto bene? No, è evidente che i rischi sono enormi”

Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, frena sulla ripresa dell'Italia, non nascondendo timori e incertezze sulla crescita, sempre più minata dall'intensificarsi del conflitto tra Russia e Ucraina. “Dobbiamo assolutamente evitare un'altra recessione", ha rimarcato il ministro dell'Economia, Daniele Franco, in un passaggio del suo intervento al Forum Confcommercio-Ambrosetti. "Abbiamo indicatori positivi sull'andamento e la robustezza della nostra economia, nel turismo, nei trasporti, nei dati sulle aspettative delle imprese o sul commercio internazionale". "Ma - ha aggiunto Franco con una domanda retorica - va tutto bene? No, è evidente che i rischi sono enormi".

“Viviamo un momento complesso", "se necessario dovremo reperire ulteriori risorse e pensare a ulteriori interventi, anche ambiziosi". Allo stesso tempo, ha avvertito Franco, "dobbiamo tenere a mente che opereremo con condizioni monetarie meno espansive che nel passato recente, e quindi ci sono limiti a cio' che possiamo fare aumentando il disavanzo pubblico, ci muoviamo su un sentiero stretto".

"Dobbiamo procedere a tutti i costi con l'attuazione del Pnrr, non sarà facilissima, ci sono infiniti ostacoli di vario tipo". "Stiamo predisponendo con sei miliardi un nuovo decreto' di aiuti economici, 'con cui arriveremo a 21,5 miliardi nell'arco di quattro mesi', 'stiamo vedendo se vi siano altre risorse disponibili". 

"Nel prossimo decreto - ha spiegato Franco - interverremo ancora sul prezzo dell'energia e dei carburanti', 'per assicurare la liquidita' alle imprese, sostenere ancora famiglie e imprese e settori particolarmente colpiti dall'attuale emergenza. Un punto importante e' assicurare che vi siano risorse sufficienti per remunerare chi sta consegnando opere pubbliche a prezzi piu' alti, per effetto del costo dell'energia e delle materie prime e chi concorrera' a bandi per opere pubbliche nei prossimi mesi. Questi bandi dovranno tenere conto del fatto che i costi di produzione in questo momento sono piu' alti, questa e' una delle nostre priorita'', ha assicurato il ministro.

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