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Apre a Milano la “Piazza dei Mestieri” sostenuta da Enel Cuore Onlus

Crisostomo (Enel): "Piazza dei Mestieri a Milano è un esempio virtuoso di luogo di aggregazione nato per accogliere giovani e persone in difficoltà"

Enel, apre anche a Milano l'innovativo modello di imprenditoria sociale la “Piazza dei Mestieri”

Dopo le esperienze di Torino e Catania, apre a Milano la Piazza dei Mestieri: un innovativo modello di imprenditoria sociale, inclusione ed educazione, ma soprattutto uno spazio per i giovani in difficoltà della città, in cui promuovere, attraverso formazione, lavoro e cultura, lo sviluppo di un quartiere, l’incontro generazionale ed etnico e la ripartenza dell’occupazione giovanile. Un modello che vuole generare una rete capace di rispondere alla multidimensionalità dei bisogni dei giovani e che, a Milano, vede già il coinvolgimento di realtà come ITA2030, la Fondazione Archè, l’Associazione Operitage, il mondo dello sport, le imprese, le parrocchie limitrofe, etc.

Michele Crisostomo Presidente di Enel e di Enel Cuore Onlus sottolinea: «L’iniziativa che Piazza dei Mestieri ha portato a Milano è un esempio virtuoso di luogo di aggregazione nato per accogliere giovani e persone in difficoltà, per far sì che nessuno rimanga indietro. Si tratta di un progetto che, in un’ottica inclusiva, valorizza le capacità e il talento delle persone accompagnandole in un percorso di crescita personale e professionale. Una visione sostenibile condivisa da Enel Cuore che è da sempre impegnata nel supportare progetti come questo, con la convinzione che il contrasto dell’abbandono scolastico, il supporto ai ragazzi che crescono in contesti urbani spesso trascurati e la cura della persona e delle sue necessità, siano strumenti essenziali per creare valore e concorrere alla crescita culturale e sociale del Paese».

La nuova Piazza dei Mestieri di Milano sorge in una graziosa palazzina di 3000mq in via Miramare 15 (una traversa di Viale Monza), appositamente ristrutturata grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, Enel Cuore Onlus, donatori privati e aziende e a un finanziamento di Intesa Sanpaolo attraverso la piattaforma terzo valore. La ristrutturazione, per un valore totale di 2 milioni di euro, ha permesso di realizzare in questo spazio laboratori, spazi ricreativi, un bar e un ristorante che accoglieranno molteplici attività che già nel 2023 arriveranno a coinvolgere almeno 1.000 persone, in larga prevalenza giovani, con particolare attenzione a quelli che vivono situazioni di disagio socioeconomico.

La Piazza dei Mestieri di Milano, infatti, si rivolge in particolare ai giovani dei Municipi 2 e 9 del capoluogo lombardo: quartieri densamente abitati, dove è alto il rischio di ghettizzazione e sono forti le preoccupazioni rispetto al tema del completamento degli studi e dell’inserimento lavorativo dei giovani (nel Municipio 2 i NEET sono pari al 17,2%, nel Municipio 9 18,2%, tra i più alti di Milano). Situazioni familiari difficili come disoccupazione, basso reddito del nucleo familiare e scarsi livelli di istruzione dei genitori (fortemente presenti nell’area Municipi 2 e 9 di Milano) possono avere un effetto diretto e duraturo sulla carriera scolastica degli studenti, che possono arrivare a decidere di abbandonare precocemente i percorsi di istruzione e formazione. Senza dimenticare l’emergenza Sars Covid-19 che ha posto nuove sfide educative, aggravando i divari sociali territoriali che già si evidenziavano prima della crisi sanitaria, tra cui l’analfabetismo funzionale a cui si aggiunge un analfabetismo digitale che la pandemia ha fatto emergere con gravità. In questo contesto, la Piazza dei Mestieri rappresenta un modello coerente con gli obiettivi di valorizzazione del capitale umano capace di incidere significativamente sulla riduzione della dispersione scolastica, sull’inserimento lavorativo dei NEET, sulla valorizzazione dell’apprendistato e dell’alternanza, sulla diffusione della cultura e dello sport tra i giovani, sulla riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro.

Le attività della nuova Piazza dei Mestieri di Milano

Nella Piazza dei Mestieri di Milano già si lavora per raggiungere questi obiettivi: in programma attività educative, con 12 percorsi formativi per 260 giovani (che diventeranno 400 nel 2023) che recuperano la tradizione dei mestieri tradizionali e innovativi; attività di presa in carico e accompagnamento all’inserimento lavorativo dei NEET attraverso tutoring e coaching per 250 giovani e 150 adulti; attività di sostegno ai percorsi scolastici per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica (previsti 80 ragazzi nel 2023); attività di integrazione degli stranieri, con percorsi di lingua e laboratori (previsti 50 ragazzi nel 2023); attività culturali, quali produzioni musicali, rassegne e mostre dei giovani artisti, produzione di spettacoli teatrali per un totale di circa 50 eventi nel 2023; attività sportive che permettono una equilibrata crescita del giovane e favoriscono la socializzazione (previsti 200 ragazzi nel 2023); attività produttive legate alla gestione di un Bar, di una torrefazione e di un circolo ristorativo aperti al pubblico; e attività di start-up di nuove realtà imprenditoriali nei settori di specializzazione della Piazza.

Già oggi sono decine le ragazze e ragazzi che hanno iniziato a vivere gli spazi della nuova Piazza di Milano: ragazzini in divisa da cameriere che servono i caffè in un bar aperto al pubblico, altri, un po’ più grandi, già diplomati, che stanno allestendo un teatro di posa e fanno la postproduzione, adulti che aspettano che sia il loro turno per depositare il loro carico di sofferenza e cercano di rimettersi in gioco lavorativamente. Spazi e attività ricalcano quelli delle Piazze dei Mestieri già aperte a Torino e Catania, che, nel solo 2021, hanno coinvolto oltre 5.000 giovani. La Piazza dei Mestieri è infatti un modello replicabile, che si adatta ai singoli territori, ed è un’esperienza gemellata con realtà di Belo Horizonte, Caracas, e presto anche con Los Angeles.

"In questi anni la Piazza dei Mestieri ha coinvolto migliaia di giovani. Giovani che in molti casi arrivano da situazioni di disagio economico e sociale che subiscono così gli effetti di una selezione avversa legata alla diseguaglianza delle opportunità di accesso al mercato del lavoro" spiega Dario Odifreddi, Presidente della Piazza dei Mestieri. "Il modello della Piazza dei Mestieri può generare una vera e propria comunità in una logica innovativa di welfare community, in cui ad essere protagonisti sono i giovani, affiancati da adulti che sollecitano la loro libertà e il loro impegno. E ciò può avvenire solo per osmosi, grazie all’esempio e al contatto con adulti che siano veramente dei maestri. Per questo è necessario creare all’interno della città dei luoghi fisici in cui i giovani possano creare dei legami tra di loro e con la popolazione adulta, in cui non si sentano marginali rispetto ad un ruolo attivo come persone e come cittadini, un punto significativo capace di contribuire a una nuova socialità e alla costruzione di un innovativo modello di welfare".

Un luogo da vedere e che tutti i cittadini potranno per la prima volta scoprire nell’Open Day in programma il prossimo 29 aprile, dalle ore 8.30 alle ore 21.30. Nell’occasione, alle 12.30 si terrà la cerimonia del taglio del nastro con il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Le dichiarazioni dei sostenitori della Piazza dei Mestieri di Milano

Afferma Giovanni Fosti, Presidente della Fondazione Cariplo: "Il primo e più importante investimento che possiamo fare è quello sulle persone; non possiamo permettere che le opportunità di futuro per i nostri ragazzi siano così differenti e che le energie e i talenti di molti di loro vadano persi: sarebbe un’ingiustizia profondissima per chi la vive e un’enorme perdita per tutta la comunità. Sosteniamo Piazza dei Mestieri perché è un’esperienza che si è dimostrata capace di rimettere in gioco le aspirazioni e i desideri dei ragazzi aprendo in loro nuove possibilità di espressione del proprio potenziale".

Andrea Lecce, responsabile della Direzione Impact di Intesa Sanpaolo, ha commentato: "Siamo davvero felici di aver sostenuto questa nuova importante iniziativa attraverso la nostra piattaforma Terzo Valore, che ha consentito di raccogliere, per favorire la realizzazione del progetto, 201.000 euro di donazioni e 142.000 euro di prestiti da parte di aziende e privati; Intesa Sanpaolo finanzierà da parte sua una quota aggiuntiva per raggiungere il montante complessivo di 900.000 euro. Da anni siamo al fianco di Piazza dei Mestieri perché condividiamo il loro impegno concreto nell’offrire ai giovani un percorso educativo volto non solo all’inserimento nel mondo del lavoro, ma anche di consapevolezza e crescita civica. Sono obiettivi che anche Intesa Sanpaolo traduce da tempo in azioni pratiche, con iniziative come l’azzeramento dei costi per il conto corrente, prestiti d’onore per la formazione superiore e la disponibilità ad erogare mutui fino al 100% del valore dell’abitazione per agevolare l’acquisto della prima casa".