Economist attacca Meloni: "Manovra? Numeri inaccettabili per Ue, Bce, mercati"
Il settimanale britannico: "Il governo italiano ha previsto un deficit del 5,3% nonostante i 70mld del Recovery. Ci saranno conseguenze"
Manovra, l'Economist avverte il governo Meloni: "Con quei numeri i nodi sul debito pubblico verranno al pettine"
L'autunno bollente del governo Meloni continua. I quotidiani economici internazionali continuano ad attaccare l'Italia sulla prossima manovra. Dopo il Financial Times adesso tocca all'Economist e l'analisi nei confronti delle mosse della premier è spietata. Se l'Italia - secondo il settimanale britannico - procederà con la legge di bilancio che ha previsto per il 2024, è destinata allo scontro con la Commissione europea, la Bce e i mercati. Simpatie o meno tra la premier e Ursula von der Leyen, insomma, i nodi verranno presto al pettine a causa del debito pubblico, un fardello pesantissimo. E un suo ulteriore aumento rischia di destabilizzare l'intera Eurozona. Nella Nadef presentata la scorsa settimana, ricorda il settimanale britannico, il governo ha previsto un deficit pubblico del 5,3% quest’anno, e del 4,3% nel 2024.
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Numeri che sarebbero "impresentabili" nel quadro del vecchio Patto di Stabilità, ma potenzialmente pure in quello nuovo, la cui approvazione è appesa al filo di delicati negoziati europei. E ciò nonostante, punzecchia l’Economist, il Paese stia per ricevere qualcosa come 70 miliardi di euro dal Recovery Fund istituito dall'Ue dopo la pandemia, pari a circa il 2% del Pil italiano. Ecco perché per il settimanale pare evidente che "il governo non ha ancora realizzato come i suoi piani di spesa siano insostenibili". Da qui lo scenario delicatissimo: "Se fa deficit eccessivo, o se deve far fronte a tassi d’interesse troppo elevati, il suo debito pubblico diventerà ingestibile. Ora è in pericolo su entrambi i fronti".