Eredità Agnelli, Margherita: "In Svizzera i quadri di Monet". Ma sono spariti

La perquisizione dei pm va a vuoto. Ora scoppia il giallo delle tele di inestimabile valore. Chi le ha sottratte dal caveau?

di Redazione Economia
Gianni Agnelli e i quadri Lo stagno delle ninfee (1899) di Claude Monet e Donna che piange di Pablo Picasso (1937)
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Eredità Agnelli, spariti 13 quadri di grande valore. La denuncia di Margherita e i sospetti

Non c'è pace per la famiglia Agnelli, la battaglia per l'eredità dell'Avvocato continua tra tribunali e colpi bassi. L'ultimo capitolo di una vicenda intricatissima e sempre più oscura riguarda Margherita Agnelli. La figlia di Gianni, in lotta con gli altri eredi da tempo, sosteneva che in Svizzera erano custoditi quadri di inestimabile valore riferibili all'eredità. Picasso, Bacon, Monet, De Chirico, Balthus, Balla: così è scattata una perquisizione a colpo sicuro per ritrovare una parte del tesoro d’arte degli Agnelli. La Procura di Milano, dopo una lunga trafila è riuscita con la collaborazione dei magistrati svizzeri - si legge sul Corriere della Sera - a perquisire il caveau indicato presso i Magazzini Generali con Punto Franco Sa di Chiasso, preso in affitto da una società elvetica di consulenza e compravendita nel campo dell’arte. Margherita Agnelli con i suoi 007 privati assicurava sarebbero stati trovati i quadri di straordinario valore che lamenta le siano stati sottratti nella suddivisione dell’eredità prima di suo padre Gianni Agnelli e poi nel 2019 della madre Marella Caracciolo.

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Ma quando - prosegue Il Corriere - gli inquirenti milanesi ed elvetici sono piombati nella cabina doganale, vi hanno trovato un bel nulla. Non solo non c’erano i quadri, ma da tutte le indagini collegate (esame delle telecamere, studio dei registri informatici, badge di accesso) non è emersa nemmeno una briciola di traccia dei dipinti, e nemmeno di un qualche ruolo del titolare della società affittuaria della cabina e dei suoi trasportatori. Al punto che ora la Procura di Milano chiede l’archiviazione dell’ipotesi di reato di furto per la quale il gallerista e un suo dipendente erano stati inquisiti sulla scorta della denuncia di Margherita Agnelli nel maggio 2022. Lei però non demorde, e con il suo avvocato ha già depositato all’Ufficio Gip del Tribunale di Milano opposizione all'archiviazione.

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