Guerra in Israele, "tensioni sui prezzi del petrolio e inflazione in rialzo"

Conflitto in Medio Oriente, quali conseguenze economiche e finanziarie? Massimiliano Schena, direttore investimenti di Symphonia, ad Affaritaliani.it

Di Alberto Maggi
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Economia

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La guerra improvvisamente esplosa tra Israele e Hamas rischia di colpire anche l'economia mondiale ed europea e avere effetti negativi sui mercati, in un quadro globale già provato da più di un anno e mezzo di conflitto tra Russia e Ucraina e con le tensioni tra Cina e Taiwan.

Grande attesa per l'apertura dei mercati finanziari lunedì mattina. Che cosa potrebbe accadere? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Massimiliano Schena, direttore investimenti di Symphonia. "Come tutte gli atti di guerra è una sciagura in primo luogo per i civili coinvolti. Mi sembra un duro colpo alle intelligence israeliane e americane. È un conflitto che rischia di essere lungo e può potenzialmente coinvolgere altre potenze mediorientali, destabilizzando la regione. Difficile stimare l’impatto sui mercati azionari ma potrebbero esserci tensioni sui prezzi del petrolio e questo potrebbe supportare le pressioni inflazionistiche influenzando le politiche monetarie in senso restrittivo, pesando ulteriormente su un contesto economico europeo già in rallentamento e con politiche energetiche ancora confuse".

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