Il prezzo del gas crolla a 65 euro. Tabarelli: "Bollette in calo da febbraio"

Le alte temperature inattese in Europa mantengono sopra l'80% i livelli delle scorte dei Paesi. Ma Tabarelli rimane con i piedi per terra

Economia

Gas, il prezzo crolla a 65 euro al MWh: raggiunti i minimi da dicembre 2021

Crolla il prezzo del gas. Zavorrato dalle alte temperature che hanno consentito all'Europa di mantenere le proprie scorte sopra l'80%, ben al di sopra della media storica di periodo, il contratto future con scadenza a febbraio cede il 10,785% a 64,515 euro a megawattora. Il prezzo non era mai sceso così in basso dal 7 dicembre 2021.

Gas, Tabarelli: “Verso calo bollette a gennaio e febbraio”

Ma per vedere i primi impatti sulle bollette manca ancora un po’. "Per le bollette del gas da febbraio rispetto al mese di gennaio ci sarà probabilmente un forte calo. C'è una diversa metodologia di calcolo delle bollette del gas e dell'elettricità. L'elettricità è già calata del 20% e ieri, per quanto riguarda il gas c'è stato un aumento del 23%. Ma dal prossimo mese ci sarà un forte calo. Pertanto ci sono segnali positivi anche perché c'è il petrolio che per il momento ci salva, è molto debole". Ad affermarlo all'Adnkronos è il presidente di Nomisma EnergiaDavide Tabarelli.

Energia, Tabarelli: “Ottimi segnali, con il calo delle bollette verso inflazione sotto il 10%”

“Ci sono ottimi segnali, è difficile resistere alla tentazione di essere ottimisti”. “Le scorte”, osserva Tabarelli, “sono ancora altissime”. Inoltre, sottolinea, "Possiamo anche azzardare un calo dell'inflazione sotto il 10% grazie proprio al calo sia alle bollette elettriche che del gas", sottolinea il numero uno di Nomisma Energia.

Energia, Tabarelli: “Non siamo fuori dalla crisi, rigassificatori necessari per colmare gap gas russo”

Ma Tabarelli, malgrado l’ottimismo, tiene i piedi per terra. "I prezzi sono scesi ma sono ancora molto alti. Il problema esiste ed è strutturale e durerà per diversi anni. Non abbiamo finito questo inverno, siamo appena entrati. Se arrivano dei picchi di domanda con un freddo intenso, cosa che capita, siamo messi male. E rischiamo di esserlo per qualche giorno. Non siamo fuori dalla crisi", spiega. 

In prospettiva, poi, c'è il prossimo inverno 2023-24. "C'è il problema del prossimo inverno perché sostituire tutti i volumi che abbiamo nelle scorte, che sono soprattutto del gas naturale russo, sarà molto difficile. Ecco perché abbiamo bisogno di rigassificatori e la notizia che in Germania vanno avanti spediti in questa direzione è positiva", osserva Tabarelli

"Però noi”, rileva, "abbiamo bisogno di fare le strutture, di sbottigliare il sud del Paese, di aumentare i volumi dalla Libia e di fare rigassificatori. Non solo un rigassificatore come quello previsto Ravenna. Se non possiamo farlo a Piombino, lasciamo stare lo scontro e mettiamo altri 2 a Ravenna per arrivare a 3", suggerisce infine Tabarelli.

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