Il salario minimo "veste Prada". Il presidente Bertelli: "Un atto di civiltà"

Il capo del gruppo di moda non ha dubbi sul fatto che la misura vada introdotta

di Redazione Economia
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Il salario minimo veste Prada. Il presidente Bertelli: "È un atto di civiltà"

Il presidente del gruppo Prada, Patrizio Bertelli, non ha dubbi sul fatto che il salario minimo vada introdotto. "Credo che l'introduzione di un salario minimo sia innanzitutto un atto di civiltà - dice alla Repubblica - Ci sono ben quattro articoli della Costituzione, l'1, il 4, il 35 e il 37, che ribadiscono come la nostra Repubblica tuteli il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni".

Il tema del livello salariale va avanti da tempo, ricorda il patron dell'azienda di moda, "a maggior ragione oggi, con livelli di alti". Per questo crede "che tutti gli strumenti che vanno nella direzione di un aumento del livello salariale dovrebbero essere presi in considerazione".

L'Italia, "in Europa, è una delle cinque nazioni, insieme ad Austria, Danimarca, Finlandia e Svezia a non prevedere un limite minimo di retribuzione - riflette Bertelli - Mi pare sia giunto il momento di colmare questa lacuna". L'imprenditore non pensa che una soglia salariale minima possa provocare il ribasso degli stipendi: "I contratti nazionali dell'industria prevedono già salari superiori ai 9 euro e lì staranno. Semmai il salario minimo per legge contribuirebbe a mettere ordine nella giungla dei contratti", argomenta Bertelli, "permettendo un adeguamento ai rapporti di lavoro con retribuzione oraria inferiore ai 9 euro".

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