Il vino di lusso va di traverso a Giacomo Stratta e ai fratelli Midana

La Heritage Wines, costituita a Torino nel 2017, ha venduto bottiglie per poco meno di 14mila euro, con una perdita di 40mila

di Andrea Giacobino
Uva da vino
Economia

In liquidazione la Heritage Wines di Giacomo Carlo Stratta e dei fratelli Mazza Midana

È durata poco l’avventura nel business vinicolo "doc" di Giacomo Carlo Stratta e dei fratelli Luigi e Pietro Mazza Midana, tre noti ma riservati finanzieri torinesi, soci insieme fra l’altro di Pkp Investments 1939 (azionista di riferimento di Obsidian Capital sgr) e nel cui consiglio d’amministrazione è entrato recentemente Niccolò Camerana, dell’omonima famiglia imparentata con gli Agnelli-Elkann, principal di Stellantis Ventures e da poco consigliere dell’olandese Giovanni Agnelli Bv. 

Stratta e i fratelli Mazza Midana avevano lanciato nel 2017 a Torino la Heritage Wines, costituita nel noto studio notarile Morone, per commercializzare vino di alta qualità e che però poche settimane fa è stata messa in liquidazione e lo stesso Stratta ne è stato nominato liquidatore. Il capitale era stato ripartito al 50% in capo a Pkp Investments 1939 e al 25% ciascuno ai due Mazza Midana.

La liquidazione è giunta inevitabile dopo che nei quattro anni di attività piena (2018-2021) la Heritage Wines ha venduto bottiglie di vino per un controvalore di poco meno di 14mila euro perdendo circa 40mila euro. Nel 2021, peraltro, la società aveva anche incassato contributi pubblici erogati dal Decreto Sostegni.

Va rilevato che dopo aver venduto tutto il magazzino esistente, Heritage Wines ha chiuso il 2022 con un utile di 107mila euro che hanno superato le perdite cumulate pregresse e ha consentito la liquidazione in bonis.

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