L'incubo del mutuo: con il rialzo dei tassi rate fino al 70% in più

La Bce ha confermato una nuova stretta a luglio: previsto un aumento di altri 25 punti base

di Redazione Economica
Economia

Rialzo dei tassi e mutui variabili

Non si arresta la corsa delle rate dei mutui destinate a salire ancora con l'aumento dei tassi di interesse. La Bce ha confermato una nuova stretta a luglio e gli analisti prevedono un aumento di altri 25 punti base. Inevitabili ulteriori innalzamenti dei costi di tutti i tipi di finanziamento, a partire dai mutui. Secondo le previsioni della Fabi, il sindacato dei bancari, le rate di quelli a tasso fisso, rispetto all'epoca precedente al rialzo, sono destinate a raddoppiare nel corso del 2023, mentre per quelli a tasso variabile il 'rimborso' mensile dovrebbe salire del 60-70%.

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Più nel dettaglio, per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche potrebbe essere superiore al 6%), la rata mensile sarà di 1.341 euro; per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 5,6%, la rata mensile sarà, invece, di 627 euro. Quanto ai vecchi mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 75%.

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Le rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati fino alla fine del 2021/inizio 2022, non cambiano e resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso. Le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono cresciute fino al 75% in più: vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 875 euro ovvero 375 euro in più; ed è molto probabile che le rate dei vecchi mutui a tasso variabile possano salire ancora.

I nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa 1,8% anche fino a oltre il 6% con le rate mensili che, pertanto, possono risultare, sulla base delle offerte delle banche, anche più che raddoppiate. I nuovi mutui a tasso variabile potrebbero arrivare, a breve, in media, verso il 6,5% dallo 0,6% di fine 2021: vuol dire che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile sarà di 1.134 euro, ben 469 euro in più (+70,5%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta un anno fa ovvero 665 euro.

Il valore complessivo dei mutui per l'acquisto di abitazioni ammontava, a fine aprile, a 425,5 miliardi di euro, in crescita di circa 50 miliardi rispetto a fine 2017 (+13,4%). Sul totale di 25,7 milioni di famiglie italiane, quelle che hanno un mutuo sono circa 3,5 milioni, su un totale di 6,8 milioni di cittadini indebitati anche con altre forme di finanziamento, come il credito al consumo e i prestiti personali. Tra credito al consumo e prestiti personali, le banche hanno erogato 251,2 miliardi di euro di prestiti ai cittadini, in linea con i valori di fine 2017, ma in rallentamento rispetto alla tendenza degli ultimi mesi, segno dell'incidenza negativa dell'aumento dei tassi d'interesse.

Ma quanto si potrebbe arrivare a pagare, invece, per il finanziamento di un'automobile o di un elettrodomestico? Sempre secondo le elaborazioni della Fabi, a fine 2021 il tasso d'interesse medio era dell'8,1%, alla luce della annunciata decisione del prossimo giovedì 27 luglio, potrebbe arrivare al 13,65%: o per acquistare un'automobile da 25.000 interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 47.272 euro, con una differenza complessiva di 9.850 euro (+26,3%) rispetto ai tassi di fine 2021 o per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale passa da 942 euro a 1.083 euro, con una differenza complessiva di 141 euro (+15%) rispetto ai tassi di fine 2021.

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