La delega fiscale è legge: ok definitivo della Camera. Come cambiano le tasse

Il testo è stato approvato in via definitiva dopo le modifiche effettuate dal Senato. Hanno votato sì tutti i gruppi di maggioranza

di Redazione Economia
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La delega fiscale è legge: ok definitivo della Camera. Nuova Irpef, meno sanzioni, tredicesima detassata: cosa cambia

Il disegno di legge di delega al governo per la riforma fiscale è legge. Il via libera definitivo è arrivato dall'Aula della Camera. I voti a favore sono stati 184, 85 i contrari. Hanno votato a favore tutti i gruppi di maggioranza, contrarie le opposizioni (Pd, M5S, Avs e +Europa) tranne Azione-Iv. La proclamazione del risultato della votazione è stata sottolineata da un lungo applauso dei deputati di Fdi. La delega fiscale è la cornice con i principi e i criteri per la revisione del sistema tributario, che il governo dovrà ora tradurre, entro i prossimi 24 mesi, in norme con specifici decreti legislativi.

"Questa è un pagina che resterà nella storia della nostra Italia, una pagina positiva perché malgrado le differenze di posizione ci ha visto tutti contribuire al risultato finale. In confronto alla delega Draghi questa è nata dall’ascolto, una differenza non da poco". Lo ha detto il relatore della riforma fiscale Alberto Gusmeroli (Lega).

Il ddl consta di 23 articoli, distribuiti in cinque titoli. Ecco di seguito i principali contenuti del provvedimento. Si riducono le 4 aliquote Irpef. È prevista la revisione e graduale riduzione dell'imposta: il primo step è di passare a tre aliquote, l'obiettivo finale è l'aliquota unica. Poi ci saranno meno tasse sulle tredicesime. Per i lavoratori dipendenti salta l'ipotesi iniziale di una flat tax incrementale, al suo posto si introduce una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività. Inoltre, arriva il concordato preventivo biennale per le partite Iva e le Pmi. In pratica il fisco calcolerà quanto dovuto ai fini dell'imposta sui redditi per i due anni successivi: chi accetta non avrà contestazioni sull'Irpef e avrà certezza su quanto deve pagare. Va invece versata l'Iva.

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Per quanto riguarda l'Ires, ci sarà un doppio regime agevolato. Accanto all'aliquota ordinaria (24%), si prevedono due regimi di vantaggio complementari: il primo la riduce alle imprese che impiegano risorse in investimenti, nuove assunzioni o partecipazione dei dipendenti agli utili; le imprese che non beneficiano della riduzione possono fruire di eventuali incentivi fiscali in forma di superammortamento. Per quanto riguarda l'Iva è invece prevista la revisione della disciplina per renderla più aderente alla normativa Ue. Tra le possibilità anche Iva zero per alcuni prodotti di prima necessità. 

Via le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse alla dichiarazione infedele, per i contribuenti aderenti all'adempimento collaborativo che hanno avuto "comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente" i rischi fiscali. Sempre nella 'cooperative compliance' (su cui la delega punta a ridurre le soglie di accesso, ora ad 1 miliardo di euro), si escludono le sanzioni amministrative e si riducono i termini di decadenza per l'accertamento ai contribuenti il cui sistema di gestione del rischio certificato da professionisti qualificati.

Per i contribuenti con alti livelli di affidabilità fiscale si rafforzano i premi, compresa la riduzione dei tempi di rimborso. Si incentivano inoltre le attività di certificazione delle dichiarazioni fiscali; le deleghe possono essere attribuite ai professionisti abilitati, anche in via esclusiva; si può ottemperare agli adempimenti fiscali anche direttamente per via telematica; salta il superamento degli Indici sintetici di affidabilità (Isa).    

Si ampliano le forme di pagamento delle tasse: anche addebito diretto sul conto bancario o altro strumento di pagamento elettronico. Arriva la possibilità di rateizzare acconti e saldi Irpef per autonomi e imprenditori individuali. Salta l'"automazione" dalla procedura di pignoramento dei conti correnti. Viene estesa agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, purché il conduttore sia un esercente, una attività d'impresa, o di arti e professioni. Nell'ambito della razionalizzazione dei micro-tributi, verrà valutato l'eventuale progressivo superamento dell'addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le auto con potenza superiore a 185 chilowatt. Viene vietata la vendita a distanza dei prodotti da inalazione contenenti nicotina o delle cosiddette nicotine puches.  

Infine è prevista una revisione delle norme del federalismo fiscale regionale, attribuendo alle regioni le somme a titolo di compartecipazione regionale all'Iva, applicando il principio anche al recupero dell'evasione fiscale. Si introduce, inoltre, una più rigorosa distinzione normativa anche sanzionatoria tra le fattispecie di compensazione indebita di crediti di imposta non spettanti e inesistenti. Si potrà valutare poi la possibilità di non applicare sanzioni e/o interessi se si hanno crediti con la Pa.

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La delega fiscale è legge: "Sono molto soddisfatta: una riforma strutturale e organica" 


"Sono molto soddisfatta dell'approvazione in via definitiva in Parlamento della delega fiscale. Una riforma strutturale e organica, che incarna una chiara visione di sviluppo e crescita e che l'Italia aspettava da cinquant'anni". Lo dichiara la premier Giorgia Meloni. "Meno tasse su famiglie e imprese, un fisco più giusto e più equo, più soldi in busta paga e tasse più basse per chi assume e investe in Italia, procedimenti più semplici e veloci. Sono alcuni dei principi di un provvedimento storico che rivoluzionerà il rapporto tra Fisco, cittadini e imprese e che il Governo lavorerà per attuare concretamente con i decreti attuativi. Un impegno preso con i cittadini che oggi abbiamo onorato, nell’interesse dell’Italia". 

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