La tassa sugli extra-profitti fa crollare le banche in Borsa
La reazione dei mercati alla legge sugli extra-profitti è color rosso sangue. Piazza Affari la peggiore in Europa e il comparto bancario cola a picco
Borsa, giornata nera: Piazza Affari chiude a -2,12%. Il tonfo banche per gli extra-profitti fa crollare i titoli
La Borsa di Milano chiude in rosso, segna -2,12% con 27.942,25 punti, trascinata in territorio negativo dalle pesanti perdite dei titoli bancari, anche oltre il 10%, dopo il provvedimento varato ieri dal Consiglio dei ministri che, a sorpresa, ha introdotto per il 2023 un contributo straordinario sugli extraprofitti degli istituti di credito. Un risultato che assegna a Piazza Affari la maglia nera di giornata dei principali listini europei.
Il governo ha messo in campo a un prelievo sugli extraprofitti bancari, limitato al 2023, dopo la stagione dei rialzi di tassi di interesse applicati dalla Bce, che hanno visto salire considerevolmente il costo delle rate, soprattutto per i mutui a tasso variabile.
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L’imposta straordinaria verrà determinata applicando un’aliquota pari al 40% sul maggior valore tra una serie di fattori, con una valutazione sull’ammontare del margine d’interesse relativo all’esercizio tra il 5% e il 10%.
Il listino milanese, fin dall’apertura delle contrattazioni questa mattina, è sceso in picchiata, trainato dai titoli dei principali istituti di credito. Affondi che sono proseguiti anche a metà seduta e nel tardo pomeriggio, quando alcune quotazioni hanno registrato dei veri crolli.
Queste le perdite maggiori a Piazza Affari: Bper Banca con (-10,94%), seguita da Mps (-10,83%), FinecoBank (-9,91%), Banco Bpm (-9,09%), Intesa Sanpaolo (-8,67%), Mediolanum (-5,96%), Unicredit -5,94% Banca Generali (-3,14%) e, infine, Mediobanca (-2,48%).
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In territorio positivo invece i titoli energetici e le utilities: Hera +1,93%, A2a +1,82%, Italgas +1,38%, Snam +0,77%%. Bene tra gli industriali Tim con +2,17%.
Contenuto, invece, il calo di Banca Sistema (-1,55%), dopo l’annuncio che la misura approvata dal governo potrebbe avere un impatto quasi nullo sull’istituto. A fine giornata, il comparto bancario italiano si conferma il peggiore in Europa, che chiude le contrattazioni registrando dei ribassi significativi legati al timore che la misura sugli extraprofitti possa colpire altri istituti, come già avvenuto in Spagna e ora in Italia.