Macquarie prepara un'offerta sulla rete di Tim: altro dossier per FdI
Sarà la prima questione complessa da risolvere per il nuovo esecutivo: come finirà?
Macquarie pronta all'offerta per la rete di Tim
Un'indiscrezione di Bloomberg aggiunge un nuovo tassello alla querelle sulla rete di Tim: nella tarda serata di ieri sera, infatti, un articolo dell'agenzia di stampa finanziaria annunciava che Macquarie starebbe lavorando a un piano per unirsi a Cdp nella cordata sulla rete dell'ex-Sip. L'obiettivo è sempre lo stesso: costruire un'unica rete a banda ultralarga, progetto tra l'altro condiviso anche dall'esecutivo in pectore, che da tempo ha dichiarato di voler realizzare l'infrastruttura unitaria e poi procedere alla vendita di vari asset di Tim, a partire dal Brasile. L'idea è che in questo modo, abbattendo definitivamente il debito, si potrebbero evitare nuovi round di esuberi e realizzare una Tim più snella ed efficiente.
Si vedrà. E' bene ricordare prima di tutto che il 31 ottobre scadrà il memorandum of understanding siglato tra Tim e Open Fiber, con Cdp nel doppio ruolo di azionista dell'ex-Telecom (9,9%) e di OF (60%). A questo punto i tempi tecnici non ci sono più e quindi la palla passerà al nuovo esecutivo, che verosimilmente dovrebbe incassare la fiducia in Parlamento tra la fine della prossima settimana e l'inizio di quella successiva. Dopodiché rimane da capire quale sarà l'eventuale cifra dell'accordo. I 15 miliardi circolati nella giornata di ieri sembrano troppo pochi, ma è vero che il titolo in Borsa continua a perdere terreno e che quindi le richieste di Vivendi non potranno che essere riviste al ribasso, con un punto di caduta fissato tra i 20 e i 25 miliardi.