Mps, grana Widiba: gli ispettori di Bankitalia temono il riciclaggio

La banca online di proprietà di Monte dei Paschi lo scorso anno ha accresciuto le masse gestite di oltre un miliardo. Ma in Via Nazionale vogliono capire

di Redazione Economia
MARCO MARAZIA DIRETTORE GENERALE WIDIBA
Economia

Widiba, ispezioni di Bankitalia: si teme il riciclaggio

Essere una banca online è comodo e abbatte i costi. Lo sa bene Mps, che con Widiba si è ritrovata una gallina dalle uova d’oro che le ha permesso – letteralmente – di restare in piedi mentre la buriana soffiava forte. Oggi che l’allarme sui conti di Siena sembra essere meno cogente, scoppia nelle mani di Rocca Salimbeni una possibile nuova grana. Widiba è stata “visitata” dagli ispettori di Bankitalia che hanno voluto accertare che non ci fossero profili di irregolarità nella raccolta, evocando lo spettro del riciclaggio.

Lo scorso anno i 500 agenti della banca online hanno infatti aumentato il volume degli Aum (asset under management) di oltre un miliardo rispetto al 2021, superando la soglia dei dieci miliardi. Un boom che aveva fatto esultare il management di Widiba e, di conseguenza, anche quello di Mps. Solo che un risultato così notevole ha insospettito gli ispettori di Bankitalia, che hanno voluto vederci chiaro.

Non sarà – si sono chiesti – che l’impennata verso l’alto sia dipesa da qualche opacità nella raccolta online? Non sarà, dunque, che vi sia stato qualche “infiltrazione”? Capiamoci, la colpa non è di certo della banca, che ha garantito massima collaborazione a Bankitalia. Ma, a quanto si apprende, al procedura è avvenuta alla fine di febbraio. Widiba, a sua volta, ha avuto a disposizione 30 giorni (e quindi prima di Pasqua) per completare i propri accertamenti e comunicarli a Palazzo Koch. Che ora dovrà decidere il da farsi. 
 

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