Nexi in caduta libera, un problema per Cdp: la sua partecipazione vale la metà
Il titolo è arrivato ai minimi storici, più che dimezzato il suo valore rispetto a quanto scritto a bilancio dal gruppo di Scannapieco
Nexi ai minimi storici, ecco le ripercussioni sul bilancio di Cdp
Il bilancio semestrale di Cdp mette in evidenza un problema che rischia di mettere in seria difficoltà il gruppo guidato da Scannapieco ma che è anche una partecipata di Stato. I dati pubblicati fanno emergere il calo che sta subendo in Borsa di Nexi, una delle partecipate del gruppo pubblico. Il titolo del colosso dei pagamenti digitali - si legge su Affari e Finanza di Repubblica - nelle ultime settimane ha continuato ad aggiornare i minimi storici, arrivando attorno ai 5,7 euro. Il 13,56% controllato da Cdp, frutto della fusione di fine 2021 con Sia, ai prezzi attuali vale poco più di un miliardo, cifra largamente inferiore ai 2,23 miliardi del valore di carico iscritto da Cdp in bilancio. La relazione spiega che il calcolo del valore di carico è effettuato non con i corsi di Borsa – com’è ad esempio con la partecipazione in Poste - ma con il metodo dei "flussi di cassa scontati". Una scelta che concede il tempo di verificare se le strategie predisposte da Nexi risolleveranno il titolo.
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Cassa depositi e prestiti è anche alle prese con un profondo riassetto dell'aerea business, un passaggio fortemente voluto dall'ad Dario Scannapieco, in linea con la rotta indicata nel piano strategico 2022-2024. Una svolta che ha uno scopo preciso, vale a dire - si legge su Il Sole 24 Ore - rafforzare il suo ruolo a supporto del Paese in una fase di rallentamento dell'economia. A tracciare un bilancio sul business della società è Massimo Di Carlo, vicedirettore generale da un anno e mezzo. Segnali molto positivi secondo il manager, nei soli primi sei mesi del 2023 Cdp ha impegnato complessivamente 10 miliardi, si tratta del 60% in più rispetto ad un anno fa.