Nomine, lo spoil system coinvolge anche le strutture che gestiscono il Pnrr
Da Ciferri al dipartimento guidato da Alessio Butti: ecco perché il governo vuole mettere i suoi fedelissimi nei ruoli chiave
Anche il Pnrr coinvolto dallo spoil System
Il ministro Guido Crosetto l'ha detto chiaramente: "Perché non dovremmo volere i nostri uomini, persone di fiducia, nei ruoli chiave?". E in effetti, perché non dovrebbero? Così, come racconta il Corriere, succede che Davide Ciferri, economista appena diventato capo dell'Unità di missione per il Pnrr con nomina dell'allora ministro Giovannini si ritrova a gestire 25 miliardi destinati al settore dei trasporti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma poi cambia il governo e il ruolo di Ciferri con Salvini diviene sempre più marginale. In generale, la governance del Pnrr è uno dei pilastri grazie ai quali l'Italia ha ricevuto decine di miliardi. Fare piazza pulita significa avere problemi con Bruxelles.
E dunque? Raffaele Fitto sta lavorando alacremente per limare le asperità con la Commissione. Poi chiederà un parere ai ministeri sullo staff in organico, per capire se e come intervenire. Alessio Butti, ad esempio, sottosegretario all'innovazione tecnologica, deve mettere mano alla governance perché ha già registrato alcune uscite di peso rispetto a quando c'era al suo posto Vittorio Colao. Senza dimenticare che proprio la regia dell'intero Pnrr passa attraverso le erogazioni e la gestione di Cassa Depositi e Prestiti. Affaritaliani.it l'aveva detto in tempi non sospetti, ora iniziano ad accorgersene anche tanti altri giornali e giornaloni: l'idea che Dario Scannapieco resti senza ombra di dubbio al suo posto non è più così certa.