CDP diventa partner del Fondo Internazionale per l'Agricoltura
Scannapieco (CDP): "L'accordo apre a iniziative in grado di incidere sullo sviluppo rurale di Paesi con cui possiamo costruire relazioni economiche durature"
CDP, al via accordo con il Fondo Internazionale per l'Agricoltura: focus sullo sviluppo rurale a lungo termine
Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha siglato un accordo di collaborazione con il Fondo Internazionale per l'Agricoltura (IFAD), con l'obiettivo di espandere e amplificare l'impatto di programmi di interesse comune per lo sviluppo rurale a lungo termine. Le iniziative proposte contribuiranno a far uscire da situazioni di carestia e indigenza le popolazioni rurali più povere del mondo, permettendo loro di adattarsi agli effetti del cambiamento climatico. Il quadro di cofinanziamento CDP-IFAD per l'Agricoltura Sostenibile e gli Ecosistemi Alimentari (SAFE), firmato oggi, consentirà a CDP di cofinanziare, nel periodo 2022-2024 e oltre, progetti IFAD per contrastare la povertà, sostenere lo sviluppo economico delle aree rurali e tutelare le risorse naturali in Paesi di interesse strategico per il sistema italiano di cooperazione allo sviluppo.
Dario Scannapieco, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP, ha dichiarato: "L'accordo siglato oggi con IFAD amplia lo spettro di azione di CDP, in coordinamento con gli altri attori del sistema di cooperazione nazionale, a una serie di iniziative in grado di incidere concretamente sullo sviluppo rurale di Paesi con i quali l'Italia può costruire relazioni economiche durature e proficue. Come evidenziato nelle nostre Linee guida strategiche settoriali sulla cooperazione internazionale, finanziare progetti di sviluppo su scala globale in settori strategici come, ad esempio, l'agri-tech o la gestione delle risorse idriche, o sostenere obiettivi fondamentali come la lotta alla povertà e gli effetti del cambiamento climatico, significa contribuire a uno sviluppo più equo e creare maggiori opportunità di crescita con un impatto globale".
"Con entusiasmo sottoscrivo questo accordo con CDP che determinerà un effetto moltiplicatore sull'impatto e sulla portata dei nostri progetti volti a combattere la fame e la povertà. Dobbiamo agire ora poiché le conseguenze provocate dalla pandemia di COVID-19, gli alti prezzi degli alimenti e dei fertilizzanti dovuti al conflitto in Ucraina e l'accelerazione del cambiamento climatico minacciano di vanificare lo sviluppo raggiunto negli ultimi decenni", ha commentato il Presidente dell'IFAD Alvaro Lario. “Questo accordo si fonda su una forte collaborazione tra l'IFAD e l'Italia, la cui lungimirante cooperazione allo sviluppo unisce le principali istituzioni pubbliche e private con la natura unica e il mandato dell'IFAD, quale Istituzione finanziaria internazionale ed agenzia specializzata delle Nazioni Unite dedita a sradicare povertà e fame nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo”.
Circa l'80% delle persone più povere del mondo vive nelle aree rurali dei Paesi in via di sviluppo. Il cofinanziamento di CDP avverrà sotto forma di prestiti concessi direttamente ai Paesi ai quali l'IFAD ha erogato prestiti e che finanziano progetti da esso sostenuti. Il Fondo investe per aiutare i piccoli agricoltori a incrementare la produzione, migliorare le pratiche agricole, adattarsi ai cambiamenti climatici e accedere ai mercati e alle catene del valore. Tra il 2019-2021, gli investimenti dell'IFAD hanno migliorato di almeno il 10% i redditi di 77,4 milioni di persone nelle zone rurali; circa 62 milioni di persone in queste zone hanno visto aumentare la loro produzione e 64 milioni di persone hanno migliorato il loro accesso ai mercati.
Nei primi dieci mesi del 2022 il Gruppo CDP ha impegnato risorse per 24,5 miliardi (+5 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) ponendo le basi per superare gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024. Per il triennio il Piano prevede un impegno complessivo di 65 miliardi, fra i quali 21 miliardi per PA e infrastrutture e 34 miliardi per imprese e internazionalizzazione, per un totale di investimenti pari a 128 miliardi.