Open Fiber, aperti nuovi cantieri fibra ottica a Ragusa

Circa 35mila unità immobiliari sono già state cablate a Ragusa, grazie a un investimento diretto di 14 milioni di euro

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Open Fiber, al via i lavori di costruzione della nuova rete di telecomunicazioni in fibra ottica a Ragusa

Open Fiber annuncia l'apertura di nuovi cantieri nella provincia di Ragusa, a sostegno della costruzione di una salda rete di telecomunicazioni in fibra ottica. Una nuova prospettiva di crescita tecnologica si apre per la cittadinanza e per le realtà produttive locali, che potranno usufruire dei vantaggi della rete in fibra ottica. Al momento, l’intervento di digitalizzazione portato avanti dalla società ha registrato un avanzamento del 90%, con circa 35mila unità immobiliari già cablate sulle 40mila complessive da coprire entro l’anno, grazie a un investimento diretto di 14 milioni di euro. L’infrastruttura gestita da Open Fiber si estende per circa 180 chilometri, 150 dei quali realizzati attraverso il riutilizzo di reti interrate e aeree già esistenti, con il conseguente contenimento dei potenziali disagi per la cittadinanza.

A Ragusa sono stati stesi ben 23mila chilometri di cavi in fibra ottica. I cittadini e le imprese ragusane possono quindi già usufruire di un’infrastruttura all’avanguardia, con la rete di telecomunicazioni in modalità FTTH (Fiber-to-the-home) che permette di raggiungere velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo e latenza inferiore a 5 millisecondi. Sono 72 gli operatori che stanno commercializzando servizi sulla rete ultraveloce realizzata a Ragusa, pronti a sostenere i cittadini che vogliono richiedere l’attivazione. Tutto quello che dovranno fare è controllare la copertura del proprio civico, contattare uno degli operatori presenti e scegliere il piano tariffario preferito per iniziare a navigare ad alta velocità.

L’intervento tecnologico riguarda tutti i principali comuni della provincia ragusana. Open Fiber sta investendo anche a Vittoria (dove i lavori sono già completati) e a Modica. La digitalizzazione degli altri centri rientra invece nel Piano BUL varato dal Ministero dello Sviluppo Economico, progetto destinato alle aree bianche, le aree scoperte da servizi di connettività a banda ultralarga dove nessun operatore ha manifestato interesse a investire. In virtù dell’assegnazione a Open Fiber delle gare bandite da Infratel, società in house del MISE, la rete realizzata in queste località è e resterà di proprietà pubblica. 

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