Zurich Italia, lo sguardo verso le nuove generazioni
Giuliani (Zurich): “durante il 120° anniversario in Italia, abbiamo investito in formazione, digitalizzazione e innovazione per tutelare il futuro dei giovani”
Zurich, l’impegno per le nuove generazioni: investimenti costanti in formazione, digitalizzazione e innovazione
Nel contesto socio-economico attuale, che sempre più condiziona l’evoluzione del mercato del lavoro, il ruolo dei giovani emerge con urgenza e, viste le difficoltà che i giovani incontrano nel rendersi economicamente indipendenti, diventa sempre più difficile raggiungere una piena maturità sociale e condizioni di vita soddisfacenti. Stiamo assistendo, tuttavia, a una doppia carenza: da un lato la forza lavoro disponibile risulta essere scarsa, così come la popolazione giovanile, dall’altro vi è un problema di carenza di competenze, dovuto, tra l’altro, a limiti intrinsechi ai percorsi formativi, che spesso si dimostrano non essere all’altezza delle richieste del mercato del lavoro.
Il tema della formazione specializzata è dunque inderogabile. L’indice globale dello sviluppo giovanile (Global Youth Development Index) in Italia registra un punteggio di 0.816, posizionandosi al 23° posto nella classifica mondiale, con una performance più critica nei campi dell’istruzione e dell’occupazione.
Per far fronte a tali criticità, la preparazione dei ragazzi deve infatti iniziare fin dai percorsi scolastici, includendo programmi formativi orientati ad avvicinare i giovani alle competenze (sia in termini di hard skills sia soft skills) necessarie sul posto di lavoro. Uno studio del Ministero dell’Economia e delle Finanze mette in luce alcuni dati Istat, secondo cui nell’anno scolastico 2018/19 la percentuale di ragazzi del secondo anno delle scuole di secondo grado che non hanno raggiunto un livello di competenza alfabetica sufficiente, si è attestata al 30,4 per cento, mentre circa il 37,8 per cento non ha raggiunto un’adeguata competenza matematica. Allo stesso tempo, l’Italia si posiziona sfavorevolmente rispetto alla media europea in materia di competenze digitali.
Da anni, quindi, Zurich collabora pertanto con partner accademici e istituzionali di primo piano, come l’Università Bocconi e il Politecnico di Milano, per lo sviluppo di progetti di valore dedicati alla formazione dei giovani. La conferma più recente di tale approccio è rappresentata dalla collaborazione con la fondazione Generation Italy di McKinsey & Company che ha portato alla creazione della Digital Factory Generation4Zurich, ideata per formare le nuove generazioni sulle nuove tecnologie e competenze più richieste dalle imprese, contribuendo al tempo stesso a favorire l’occupazione giovanile e la crescita del Paese in termini di capacità d’innovazione.
Giovanni Giuliani, Country CEO Zurich Italia, sul tema. “Il nostro futuro, come parte integrante dell’economia del Paese, è necessariamente legato al futuro dei giovani. Siamo in diretto contatto con più di 2 milioni di famiglie, tra clienti, partner e dipendenti e, nell’anno del nostro 120esimo anniversario in Italia, abbiamo deciso di investire in formazione, digitalizzazione e innovazione per restituire al Paese e nel contempo tutelare il futuro delle nuove generazioni”.
Zurich, tutte le iniziative per sostenere i giovani: Digital Factory
Digital Factory intende favorire la nascita di un legame e un coinvolgimento reciproco e diretto tra la Compagnia e i ragazzi ad alto potenziale, con l’obiettivo di garantire loro un inserimento in azienda e una carriera professionale. La creazione di una Digital Factory consente inoltre a Zurich di perseguire una digitalizzazione e un’innovazione più strutturale a beneficio dei clienti, distributori e partner.
Il programma di Digital Factory, si sviluppa lungo 17 settimane e propone attività volte a formare la figura di un data analyst. Al termine del percorso, che prevede la partecipazione a corsi online ed attività in presenza presso gli uffici Zurich a Milano, i giovani partecipanti avranno la possibilità di essere coinvolti in processi di selezione del personale tramite colloqui con il team HR, con la possibilità di svolgere un’esperienza di tirocinio.
Zurich, il progetto: Action Aid – Lavoro di Squadra e l’iniziativa Zurich@School
La Compagnia collabora con Action Aid per il progetto Lavoro di Squadra, ideato per favorire il reinserimento dei giovani NEET nel mercato del lavoro. Un fenomeno, quello dei giovani NEET, acuito dalla pandemia, che ha riaperto ferite già presenti nel tessuto sociale italiano ed in particolare tra i ragazzi, alimentando insicurezze nella sfera delle relazioni sociali e di conseguenza anche dello studio e nel lavoro. Secondo i dati Istat più recenti, sono oltre 2 milioni i NEET in Italia: il 24% dei giovani tra i 15 e i 29 anni, con un tasso di occupazione che raggiunge solamente il 29,8%. Si tratta di cifre in aumento rispetto al 2020, con oltre 97mila giovani che hanno abbandonato percorsi lavorativi e di studio durante il 2021.
In questo scenario, il progetto Lavoro di Squadra ha contribuito ad incoraggiare l’inclusione dei ragazzi e delle ragazze che si trovano a vivere situazioni di fragilità e vulnerabilità di natura economico-sociale, famigliare e relazionale. Pertanto, i partecipanti a Lavoro di Squadra hanno sperimentato attività finalizzate al proprio empowerment socioeconomico con percorsi di career coaching volti a promuovere l’inserimento lavorativo o avviare un percorso formativo. Ad oggi, l’iniziativa ha già aiutato 327 giovani, coinvolgendo oltre 100 dipendenti Zurich volontari.
Zurich collabora inoltre con le scuole superiori tramite l’iniziativa Zurich@school, che coinvolge i ragazzi a cui è rivolto il progetto PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento), inizialmente introdotto dal MIUR sottoforma di Alternanza scuola-lavoro, e finalizzato a stravolgere le modalità più tradizionali di insegnamento ed apprendimento per proporre un percorso didattico incentrato sulle competenze tecniche e trasversali. In quest’ottica, il percorso in Zurich Italia incoraggia la generazione di idee e di business case in ambito assicurativo per indagare direttamente con le giovani generazioni il significato che loro danno alla prevenzione e alla protezione garantendo ai ragazzi un’esperienza aziendale.
Zurich e la collaborazione con il Politecnico di Milano e lo sgurdo verso i giovani con la Zurich Innovation Championship
Sulla stessa scia, ma con un più alto grado di specializzazione in ambito STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics), nasce inoltre la partnership con le Università quali il Politecnico di Milano e l’Università Bocconi, che consentono alla Compagnia di supportare attivamente lo sviluppo di competenze e profili capaci di fare fronte ai trend del futuro. Si tratta di iniziative che incarnano valori chiave condivisi tanto da Zurich quanto dagli Atenei, come l’innovazione, l’integrazione virtuosa, la valorizzazione delle singole specificità e la commistione di abilità tipiche del mondo STEM.
Oggi, sostenere l’innovazione ed i giovani non significa solamente formazione in aula: il contributo alle nuove generazioni passa anche attraverso il supporto a giovani che investono in innovazione e hanno già intrapreso una propria carriera: con lo Zurich Innovation Championship, ad oggi una delle più grandi competizioni di startup assicurative al mondo, Zurich sostiene dal 2018 giovani determinati ad esplorare e plasmare il futuro del settore assicurativo. Si tratta di un progetto di successo, che ha visto la partecipazione di oltre 4 mila startup da tutto il mondo in tre edizioni – solo nel 2020 hanno partecipato 68 Paesi.
Le startup selezionate possono accedere alla fase intensiva di accelerazione, oltre a beneficiare di un finanziamento per mettersi alla prova e lavorare ad un piano di crescita operativo, affiancate da un team di esperti di innovazione interno a Zurich. Tra le startup al momento presenti nell’ampio portafoglio del progetto, vi è Garanteasy, startup italiana vincitore dell’edizione 2022 ed attualmente in fase di incubazione.