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Cimbali, celebrati i 110 anni con un restyling del MUMAC
Bracesco (Cimbali): "Per oltre un secolo di storia ci siamo contraddistinti grazie al nostro percorso di innovazione. Continueremo in questa direzione"
Cimbali festeggia l'anniversario per i suoi 110 anni con un restyling del MUMAC
In occasione dell'anniversario per i 110 anni dalla sua fondazione, Gruppo Cimbali riapre, dopo le operazioni di restyling, il MUMAC, il suo museo d'impresa nonché la più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine professionali per il caffè espresso. Il museo, che inaugurato per il centenario dell'azienda festeggiava ieri i suoi 10 anni, sarà accessibile al pubblico da domenica 23 ottobre. Durante l'evento per celebrare la doppia ricorrenza sono intervenuti Maurizio Cimbali, Presidente dell’azienda e nipote del fondatore, Enrico Bracesco, Direttore Generale Gruppo Cimbali, Fabrizia Cimbali, Amministratore Delegato Gruppo Cimbali, Barbara Foglia, MUMAC Manager e i designer che hanno curato il progetto di restyling, Antonella Andriani e Ambrogio Rossari.
“La nostra lunga storia ci ha permesso di raccogliere un enorme bagaglio di esperienza nel settore, indispensabile per continuare ad alimentare nel tempo la curiosità e a sviluppare la capacità di visione. Solo l’innovazione però ci ha permesso di concretizzare i nostri progetti e crescere sul mercato”, ha commentato Maurizio Cimbali, Presidente Gruppo Cimbali. “Oggi, questa innovazione non può prescindere dalle logiche della sostenibilità a 360°, ed è questo l’aspetto su cui continueremo a investire”.
Cimbali rappresenta una realtà tutta italiana, che negli anni è cresciuta, esportando all’estero il suo know-how e la capacità imprenditoriale caratterizzata dall’impegno costante per l’innovazione, nel prodotto e nel servizio, e per la sostenibilità, ambientale e sociale. L'azienda, nata nel 1912, è infatti cresciuta sino a diventare la multinazionale che è oggi, rientrando tra i principali produttori al mondo di macchine professionali per caffè espresso e organizzandosi in un sistema industriale performante ed efficace. Cimbali conta, infatti, quattro stabilimenti nel Nord Italia e uno negli Stati Uniti, oltre a due filiali commerciali in Italia, undici filiali all’estero e una rete distributiva in oltre cento Paesi.
Il futuro di Gruppo Cimbali, tra Innovazione e Sostenibilità
Innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità sono da sempre tra gli elementi chiave della filosofia di Gruppo Cimbali. Le professioniste e i professionisti del reparto R&D lavorano ogni giorno al fine di progettare e sviluppare macchine ad elevate prestazioni. Tutte le attività si svolgono in-house e si riflettono nei 66 brevetti che l’azienda possiede attualmente, 19 dei quali depositati negli ultimi tre anni. Un dato estremamente rilevante riguarda gli investimenti previsti dall'azienda per il 2023: allo sviluppo prodotto verrà destinato oltre il 5% del fatturato.
Gruppo Cimbali ha lavorato ad alcune tecnologie all’avanguardia sostenibili, presentate durante la fiera Host 2021, che migliorano le performance della macchina contenendo l'impatto ambientale e valorizzando, allo stesso tempo, le capacità del professionista. Tra queste, ricordiamo il Naso Elettronico, vincitore del Premio Innovazione Smau 2021, un software in grado di identificare le miscele attraverso un algoritmo di Intelligenza Artificiale e l’interazione touchless con Cup4you – Evo, l’applicazione che, attraverso una connessione Wi-Fi, offre una nuova interazione con le macchine superautomatiche.
Sulla sostenibilità si fondano tutte le iniziative che Gruppo Cimbali propone, nel rispetto dell'impegno preso circa i temi dell'agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nel 2023, l'azienda destinerà 600 mila euro all'ampliamento del fotovoltaico, e proseguirà nella cura della salute dei suoi dipendenti, nell'attenzione alla riduzione degli sprechi e nell'applicazione di tecnologie green all'avanguardia.
Dieci anni di MUMAC
Il progetto di riorganizzazione del museo, affidato ai designer Antonella Andriani e Ambrogio Rossari, è stato sviluppato secondo cinque principi cardine, come ha spiegato Barbara Foglia, MUMAC Manager: “Responsabilità, armonia, inclusività, fruibilità e interazione sono state le linee guida che hanno regolato tutto il progetto di rivisitazione dello spazio espositivo del MUMAC nell’ottica di diventare sempre più museo per tutti, con lo sguardo volto alla responsabilità, sia sociale che culturale, d’impresa”.
Fabrizia Cimbali, Amministratore Delegato di Gruppo Cimbali, ha sottolineato l'orgoglio nel celebrare i dieci anni di un museo che ormai è diventato punto di riferimento per tutti gli appassionati di caffè, di collezionismo e di design: “Per questo decimo compleanno abbiamo voluto un restyling degli spazi e del percorso espositivo per andare incontro alle esigenze più evolute del visitatore di oggi e per essere dunque ancora più attrattivi per il pubblico”.
L'intervista di affaritaliani.it a Enrico Bracesco, Direttore Generale Gruppo Cimbali
“Gruppo Cimbali vanta 110 anni di storia, l’asset più importante per noi è la cultura del fare e del creare in virtù dell'ascolto. In questi 110 anni di storia ci siamo sempre contraddistinti per il nostro percorso di innovazione, e così continueremo", ha dichiarato ai microfoni di affaritaliani.it Enrico Bracesco, Direttore Generale Gruppo Cimbali.
Estrema attenzione alla sostenibilità, ambientale, economica e sociale. Bracesco ha spiegato come Gruppo Cimbali lavora sulle sue tecnologie all'avanguardia: "Sviluppiamo macchine, prodotti e servizi sempre più connessi con la piattaforma digitale a servizio dei nostri clienti. Il tutto con una fortissima attenzione all’impatto ambientale dei nostri prodotti, sempre più composti da materiali riciclabili, ecocompatibili, con l’utilizzo di energie rinnovabili per i nostri processi produttivi e con una grande attenzione anche alla squadra di Gruppo Cimbali, grazie a politiche di welfare sempre più avanzate e con sostegno a iniziative per le popolazioni che lavorano nelle piantagioni di caffè. Popolazioni che spesso versano in condizioni di disagio. Anche questo per noi vuol dire fare impresa: seguire una logica di sostenibilità e di etica di inclusione sociale”.
L'intervista di affaritaliani.it a Barbara Foglia, MUMAC Manager
Il MUMAC, nella sua nuova veste, punta a essere ancora più accessibile. Abbiamo chiesto a Barbara Foglia, MUMAC Manager, di raccontare i principi che hanno guidato e ispirato la riorganizzazione del museo: “Questo restyling è stato un lavoro di squadra, un lavoro che ha coinvolto le persone dell’azienda e i designer Antonella Andriani e Ambrogio Rossari. Il lavoro è stato guidato innanzitutto da un principio di responsabilità: abbiamo cercato di utilizzare materiali riciclati. Inoltre, abbiamo posto molta attenzione alla visione dell’infografica che tiene conto delle possibili difficoltà di lettura delle persone".
"Il nostro museo parla di macchine per caffè espresso professionali, ma in realtà parla di italianità, di Made in Italy nel mondo. Questo decimo anniversario è veramente un grande traguardo", ha proseguito Foglia. Il museo nasce dall’unione di due fondi: quello di proprietà della famiglia Cimbali e quello di proprietà di Enrico Maltoni, grande collezionista di macchine per caffè espresso. "In questo restyling abbiamo sostituito circa il 30% dei pezzi esposti. Effettuiamo tantissimi prestiti a livello nazionale e internazionale: siamo stati presenti all’interno della triennale di Milano, ma anche del Musée des Arts Décoratifs del Louvre a Parigi e del Deutsche Museum a Monaco. Siamo entusiasti di portare con MUMAC un punto di orgoglio del Made in Italy nel mondo”.