Pensioni maggio 2023, ecco perché questo mese l'assegno è più basso
Brutte notizie per i pensionati ma non c'è nulla di cui preoccuparsi
Pensioni, questo mese l'assegno è più basso a causa delle trattenute fiscali. Ecco cosa cambia per i percettori dell'assegno
Alcuni pensionati avranno notato sicuramente che l'assegno è un po' meno cospiscuo questo mese. Sebbene non sia un notizia per cui festeggiare, bisogna sottolineare che non c'è niente di anomalo, anche considerando l'aumento dovuto alla rivalutazione in base all'inflazione. Per chi invece deve ancora andare in pensione sembra proprio che nel prossimo futuro potrà lasciare il lavoro con Quota 103, dato che altre riforme non sembrano sostenibili.
Pensioni, la scadenza dei pagamenti
Per questo mese il pagamento delle pensioni è partito il 2 maggio, in quanto il primo del mese è festivo, per l'accredito presso Poste Italiane e banche. Per chi preferisce il ritiro in contanti il calendario è in base all'ordine alfabetico secondo il seguente schema:
- Cognomi dalla A alla B: martedì 2 maggio
- Cognomi dalla C alla D: mercoledì 3 maggio
- Cognomi dalla E alla K: giovedì 4 maggio
- Cognomi dalla L alla O: venerdì 5 maggio
- Cognomi dalla P alla R: sabato 6 maggio (solo mattina)
- Cognomi dalla S alla Z: lunedì 8 maggio.
Pensioni, perché l'assegno a maggio è più basso
Questo mese l'assegno è meno cospicuo a causa delle trattenute fiscali. Alle ritenute IRPEF e all'addizionale comunale a titolo di acconto si aggiungono anche le addizionali regionali e comunali per l'anno di imposta 2022. Quest'ultime sono suddivise in 11 rate nell'anno successivo rispetto a quello di riferimento. Non sono previste trattenute per le pensioni di invalidità civile e pensioni o assegni sociali. Per i pensionati con importo annuo superiore ai 18mila euro o debito IRPEF inferiore ai 100 euro non è prevista la rateizzazione e l'Inps ha proceduto al recupero in un'unica soluzione nella prestazione di marzo 2023.