Pietro Sella: "Sull'innovazione c'è molto da fare, ma si può essere ottimisti"
Il presidente di Endeavor e dg di Sella Holding analizza uno scenario complesso. L'intervista di affaritaliani.it
L'intervista di Affaritaliani.it a Pietro Sella
“L’innovazione è un fattore competitivo per un Paese e in Italia c’è ancora tantissimo da fare”. Parola di Pietro Sella, amministratore delegato e direttore generale di Sella Holding ma anche presidente di Endeavor. Quest’ultima è un’organizzazione no profit che supporta imprenditori in tutto il mondo. Una sorta di network per start-up ad alto potenziale, con una “taglia” - tendenzialmente – intorno ai 5 milioni di euro. Il compito di Endeavor è quello di creare una connessione globale per mettere in comunicazione imprenditori già affermati con chi, invece, ancora deve accrescere la propria esperienza.
Per cementare questo rapporto è stato organizzato Burning Innovation, evento che ha visto la partecipazione di vari speaker che porteranno sul palco la loro esperienza, tra cui Fabio Cannavale, Founder e ceo di lastminute.com group, socio fondatore e membro del board di Endeavor Italia e ideatore B Heroes; Corrado Passera, Founder e Amministratore Delegato illimity; Pietro Sella, ceo di Sella Group; Elena Bottinelli, Head of Innovation and Digitalization Gruppo San Donato; Davide Dattoli, Founder and Executive Chairman Talent Garden; Luca Foresti, CEO Centro Medico Santagostino; Chiara Russo, ceo e Co-Founder di Codemotion; Alessandro Tommasi, CEO & Co-Founder Will Media; Luca Ferrari, ceo & Co-Founder di Bending Spoons.
“Il Covid – aggiunge Sella – ha aumentato la necessità di tecnologia che dematerializzi i processi. Blockchain, ad esempio, è diventata di enorme attualità. Allora da qui dobbiamo ripartire. La transizione c’è ed è definitiva. E lo scenario in cui ci muoviamo oggi è complesso. Ma ci sono molti motivi per essere ottimisti”.