Pil, Fmi alza le stime italiane (+1,1%). Nel 2023 meglio di Francia e Germania

Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime relative al Pil italiano

di Redazione Economia
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Fmi, al rialzo stime del Pil italiano, nel 2023 crescita all'1,1%

Anche il Fondo Monetario Internazionale conferma il recupero dell'economia italiana: infatti, nell'aggiornamento del World Economic Outlook, appena diffuso, l'Fmi ha rivisto al rialzo la stima del nostro Pil per il biennio 2023-24 con una crescita che quest'anno dovrebbe toccare l'1,1% (+0,4 punti sulle previsioni di aprile) per attestarsi allo 0,9% nel 2024 (+0,1 punti).

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Come spiega il Fondo, e come aveva suggerito nei giorni scorsi il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, a favore della crescita del Pil italiano (ma anche di quello spagnolo) gioca l'andamento più forte dei servizi e del settore turistico.

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Fmi rialza leggermente le stime di crescita globale, +3% in 2023 e 2024

L'Fmi sottolinea come le catene di approvvigionamento hanno ampiamente ripreso la loro piena funzionalità con costi e tempi di consegna dei fornitori tornati ai livelli pre-pandemia. Tuttavia, si aggiunge, "le forze che hanno ostacolato la crescita nel 2022 persistono" dall'inflazione all'irrigidimento delle politiche delle banche centrali.

Peraltro, si spiega nel Weo, "l'impatto di tassi di interesse più elevati si estende alle finanze pubbliche, soprattutto nei paesi più poveri alle prese con costi del debito elevati, limitando lo spazio per gli investimenti più importanti. Di conseguenza, le perdite di produzione rispetto alle previsioni pre-pandemia rimangono elevate, soprattutto per le nazioni più povere del mondo".

Come osserva Pierre-Olivier Gourinchas, consigliere economico dell'Fmi e Direttore del dipartimento ricerca "per via dell'aumento della frammentazione geoeconomica l'economia globale si divide in blocchi rivali" e questo andamento "danneggerà maggiormente le economie emergenti e in via di sviluppo che dipendono di più da un'economia globale integrata, da investimenti diretti e da trasferimenti di tecnologia".

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Peraltro, aggiunge, "i paesi più poveri saranno più esposti a shock climatici sempre più gravi e all'aumento delle temperature, anche se queste economie rappresentano una piccola frazione delle emissioni globali". Alla luce di tutto questo "la cooperazione multilaterale rimane il modo migliore per garantire un'economia sicura e prospera per tutti". Nel complesso, "ci sono ancora molte sfide che offuscano l'orizzonte ed è troppo presto per festeggiare", conclude Gourinchas.

Pil tedesco si contrae dello 0,3%, Francia +0,8% nel 2023

L'economia tedesca si contrarrà quest'anno più del previsto. Secondo le nuove stime del Fondo Monetario Internazionale, il Pil della Germania si contrarrà nel 2023 dello 0,3%, più del -0,1% previsto in aprile. Nel 2024 invece crescerà dell'1,3%, ovvero 0,2 punti percentuali in più sulle previsioni precedenti.

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Il Fmi ha ritoccato al rialzo il Pil della Francia a +0,8% quest'anno (+0,1 punti), lasciando invariata a +1,3% la crescita del 2024. Per il Regno Unito il Fmi prevede una crescita dello 0,4% quest'anno (+0,7 punti percentuali su aprile) e dell'1% il prossimo.

Forte revisione al rialzo invece per l'economia spagnola nel 2023 +2,5%, ovvero un punto in più rispetto alle stime di aprile. La revisione al rialzo spagnola, così come quella italiana, sono legate all'andamento dei settori dei servizi e del turismo.

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