Prada, semestre di ricavi stellari oltre 2mld. Miu Miu traina il gruppo (+50%)
Il gruppo di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada chiude col botto i primi sei mesi: +62% l'utile netto di 305 mln e ottima posizione finanziaria netta a 283 mln
Gruppo Prada, ricavi da capogiro e utile netto che balza al +62%
Il gruppo Prada prende il volo con un primo semestre archiviato con ricavi netti di 2,232 miliardi di euro, registrando una crescita del 20% di anno in anno. L’utile netto del gruppo è balzato del 62% e raggiunge quota 305 milioni, con le vendite retail che toccano 1,975 miliardi grazie all’ottima performance dei marchi Prada e Miu Miu che crescono a doppia cifra, rispettivamente del 18% e del 50%. Il bilancio è solido a giudicare dalla posizione finanziaria netta è positiva per 283 milioni.
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In proposito, Andrea Guerra, amministratore delegato di Prada Group ha dichiarato: «La profittabilità del gruppo è migliorata ulteriormente, e nel contempo abbiamo continuato a consolidare l’attrattività dei marchi con maggiori investimenti- per poi aggiungere - Siamo ancora agli inizi del nostro percorso strategico: dobbiamo agire con un’ottica di lungo periodo, continuando ad investire nei marchi, mantenendo massimo focus sulla produttività del canale Retail”.
A livello di gruppo, come riporta Pambianco, la progressione è stata bilanciata in tutte le categorie di prodotto: pelletteria (+12%), abbigliamento (+36%) e calzature (+20 per cento). Quanto ai diversi mercati, nei primi sei mesi del 2023 Prada Group ha registrato una crescita a doppia cifra in tutte le aree geografiche (Asia Pacific a +25%; Europa a +24%; Giappone a +49%; Medio Oriente a +14%), escluse le Americhe (-1 per cento).
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Patrizio Bertelli, patron insieme a Miuccia Prada della luxury maison, sul brillante risultato: “Siamo soddisfatti dalla qualità e continuità della crescita di Prada grazie all’elevata desiderabilità dei marchi, all’esecuzione attenta della strategia e all’eccellente performance di Miu Miu. Il presidente e amministratore esecutivo dell’azienda tiene però a ribadire che: “Ciò nonostante, dobbiamo rimanere attenti e agili, pronti ad affrontare differenti scenari macroeconomici e di domanda che si potrebbero presentare nei prossimi mesi”.