Renault, Luca De Meo nominato uomo dell'anno 2021
"Il mago dell’auto, letteralmente definito "magicien de la voiture", ha affascinato sindacalisti dell’ex Régie così come il ministro dell’Economia Le Maire"
La cerimonia di premiazione del club "Uomo dell’Anno" aperto nel 1981 si svolgerà nel prossimo aprile
Luca de Meo, direttore generale del Gruppo Renault, è stato nominato uomo dell'anno 2021. “Una giuria composta da importanti giornalisti francesi del settore industriale ed economico, riunita ormai da 42 anni dal periodico Journal de l’Automobile, ha assegnato il titolo di Uomo dell’Anno 2021 al direttore generale del Gruppo Renault Luca de Meo”. Così scrive il giornalista Gualberto Ranieri, presidente presso Associazione Rilanciamo Acqui ed ex senior Vice President, Communications di FiatChrysler – FCA, sul suo profilo Facebook.
“La strategia avviata sin dal suo arrivo, avvenuto nel luglio 2020, e i suoi primi risultati, riporta Ranieri citando il resoconto pubblicato dal Journal de l’Automobile “sono stati accolti favorevolmente dalla grande maggioranza dei membri della giuria”. Riferendosi alla sua precedente posizione in Seat, prosegue Ranieri, uno dei giurati ha affermato che “l’italiano ha superato l’esame per passare da capo di un marchio automobilistico a capo di un gruppo industriale globale. Il ‘mago dell’auto’ (letteralmente viene definito ‘magicien de la voiture’) ha saputo affascinare sindacalisti dell’ex Régie così come il ministro dell’Economia Bruno Le Maire”. "La cerimonia di premiazione del club ‘Uomo dell’Anno’ aperto nel 1981 si svolgerà nel prossimo aprile e che conta 44 personalità del mondo automobilistico", aggiunge Ranieri.
“La giuria che ha assegnato il premio a Luca de Meo, conclude Ranieri, è composta – oltre che dalla redazione del Journal de l’Automobile – da Taimaz Szirniks di AFP; Florence Lagarde di Autoactu.com; Stéphane Meunier dell’Automobile Magazine; Bertrand Gay di Autostratinternazional; Jean Botella Capital; Alain-Gabriel Verdevoye di Challenge; Lionel Steinmann de Les Echos; Aurelien Fleurot di Europe 1; Stéphane Barbé de l’Equipe; Jean-Christophe Lefevre di Flottes Automobiles; Luc Bazizin di France TV; Christian David free-lance; Jean-Pierre Lagarde free-lance; Jean-Luc Roy free-lance; Sylvain Reisser, de Le Figaro; Rémi Le Bailly di Investir; Eric Beziat de Le Monde; Domenico Chapatte di M6; Mael Pilven di Motor 1; Jean-Rémy Macchia di Ouest-France ; Gilles Guillaume di Reuters; Christophe Bourroux di RTL; Simon Chodorge, de l’Usine Nouvelle e infine Nabil Bourassi de La Tribune”.