Rete, Cdp vuole Tim e sfida Kkr: pronta un'offerta da 20 miliardi di euro

Via libera alla presentazione di un’offerta non vincolante da parte di Cdp Equity con Macquarie per l’acquisto della rete di Tim

Economia

Tim, il termine di validità dell’offerta è fissato al 31 marzo 2023

Emergono nuovi elementi nel dossier  dopo la mossa del fondo Kkr: è arrivato il via libera di Cdp, insieme a Macquarie, all'offerta su NetCo.  "Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, recita la nota diffusa dal gruppo, ha dato il via libera alla presentazione di un’offerta non vincolante da parte di Cdp Equity, congiuntamente a Asset Management, per l’acquisto della costituenda NetCo di Tim, che ricomprenderà la rete infrastrutturale e la partecipazione in Sparkle". Il termine di validità dell’offerta "è fissato al 31 marzo 2023", si aggiunge.   

Si tratterebbe di un'offerta per una quota di Netco, valutata complessivamente circa 20 miliardi di euro, ma migliorativa per Tim rispetto a quella del fondo Usa. Avrebbe infatti una componente di cassa maggiore, fino a 10 miliardi di cash, 8 miliardi di debito più un earn-out da 2 miliardi: questo, oltre a un deconsolidamento del debito per Tim, porterebbe, anche ad avere più liquidità.

La notizia è stata poi confermata da Tim stessa: il gruppo ha comunicato di aver ricevuto da un consorzio formato da CdP Equity and Macquarie Infrastructure and Real Assets (Europe) Limited, che agisce per conto di MAM Funds, "un’offerta non vincolante per l’acquisto del 100% della costituenda società coincidente con il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa, inclusivo degli asset e attività di FiberCop, nonché della partecipazione in Sparkle". "L'offerta, che scade il 31 marzo 2023, sarà sottoposta all'esame preliminare del Comitato Parti Correlate, ai sensi della normativa applicabile a CdP Equity, quale parte correlata di Tim, e sarà, a seguire, portata all'attenzione del Consiglio di Amministrazione, ove possibile nella riunione già programmata per il 15 marzo 2023 o in un’altra data da definire", si aggiunge. 

LEGGI ANCHE: Tim, Labriola: "Compartecipazione nella rete? Non ha alcun senso, no grazie"

Il 2 febbraio scorso anche il fondo Kkr ha presentato un’offerta non vincolante per l’acquisto di una partecipazione di una newco in cui far confluire Netco, la società di Tim che contiene la rete fissa, le attività di FiberCop e il ‘gioiellino’ Sparkle. La proposta che inizialmente aveva come scadenza il 28 febbraio, adesso, su richiesta del governo, ha come deadline il prossimo 24 marzo.     

Kkr già nel novembre del 2021 aveva manifestato interesse per Tim con un'offerta per rilevare l'intero gruppo. Un interesse che fu rispedito al mittente, mentre adesso l'offerta non vincolante è arrivata per una quota di Netco, valutata complessivamente circa 20 miliardi di euro. La proposta è stata "apprezzata" dal cda di Tim che ha chiesto però che sia "migliorata", dando tempo fino al prossimo 31 marzo per farlo.   

Tradotto, la rete viene valutata di più dal board di Tim e su questo fronte si farà sentire la voce di Vivendi. Il colosso francese dei media è il primo azionista di Tim con circa il 24% del capitale (un pacchetto che pesa tantissimo in ogni passaggio assembleare) e ha già fatto trapelare di ritenere che la cifra 'congrua’ per Netco sia di 31 miliardi di euro. Proprio per tenersi le mani libere in questa trattativa, Vivendi ha ritirato i propri rappresentanti nel cda di Tim, a partire dal proprio amministratore delegato, Arnaud de Puyfontaine.

Tags:
cdpkkrtim