Stellantis: "Gli accordi per Brexit vanno riscritti". Mercato auto sotto choc
Sarebbero più di 5.000 i dipendenti del gruppo impiegati nel Regno Unito a rischiare il posto di lavoro: "Non conviene più produrre a Londra"
Stellantis lancia l'allarme per le auto elettriche. Ecco che cosa succede
Scoppia la bufera nel mercato delle auto. Stellantis ha lanciato un chiaro allarme. Il Gruppo automobilistico parla con la Gran Bretagna e la esorta a raggiungere un nuovo accordo con l’Unione Europea post-Brexit, per continuare a garantire una normale produttività nel Regno Unito. Stellantis ha sollevato il problema: gli accordi commerciali post-Brexit mettono a rischio la sua produzione nel paese. Sarebbero più di 5.000 i dipendenti Stellantis impiegati nel Regno Unito a rischiare il posto di lavoro. La Gran Bretagna invece non può permettersi di perdere i benefici provenienti dall’industria automobilistica. Scontro aperto quindi.
Leggi anche: Stellantis, joint venture con Michelin e Faurecia per la mobilità a idrogeno
Per Stellantis se le regole non verranno rispettate, le auto prodotte in Gran Bretagna e destinate al mercato Ue saranno sottoposte a una tariffa doganale del 10%, provvedimento che, secondo il gruppo automobilistico, rischia di mettere in difficoltà la produzione negli stabilimenti di Ellesmore Port e Luton. Per questo il Gruppo italo francese ha riconosciuto di "non essere in grado di soddisfare queste regole di origine" a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e dei prezzi dell’energia e chiede al governo inglese di raggiungere un nuovo accordo con l’UE per mantenere le regole attuali fino al 2027. Stellantis ha così confermato che "se il costo della produzione di veicoli elettrici nel Regno Unito diventa non competitivo e insostenibile, le operazioni chiuderanno".
Leggi anche: Elkann investe 500 milioni nel tech con la nuova sgr Lingotto