Trasporto aereo, vince Ryanair: no al prezzo massimo, più poteri all'Antitrust

Il governo ha pronto un emendamento al Decreto asset che dà più poteri all'Antitrust. Ma che cancella il tetto massimo

di Redazione Economia
Ryanair, Michael O'Leary. Foto Lapresse
Economia

Trasporto aereo, vince Ryanair

Dal Governo arriva un emendamento al decreto asset che riguarda la norma contro il caro voli. Il punto fondamentale è che salta il prezzo massimo inizialmente immaginato. Una vittoria, dunque, per Ryanair, che si era spesa in tutte le sedi per evitare una norma che definitiva "spazzatura". E una sconfitta per il governo che ancora una volta è costretto a misurarsi con le norme europee (e vedremo sulle banche che cosa succederà).  L'emendamento punta a migliorare l'efficacia della norma e in particolare a rafforzare i poteri dell'Antitrust. Nell'emendamento si rafforzano i poteri dell'Autorità che può intervenire in maniera concreta rispetto a eventuali abusi legati all'aumento delle tariffe sulle rotte dove non è prevista continuità territoriale, in situazioni emergenziali o catastrofali e quando il prezzo medio dei biglietti supera il 200%.

LEGGI ANCHE: Ryanair chiede dimissioni di Di Palma: "Caro voli, falsità nel rapporto Enac"

"Ai fini dell’avvio del procedimento - si legge nell'emendamento-, l’Autorità può tener conto della circostanza che le condotte di cui al comma 1 sono: praticate su rotte nazionali di collegamento con le isole; durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale; conducono a un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, nell’ultima settimana antecedente il volo, superiore alla tariffa media del volo di oltre il 200 percento".

Ma non solo. L'Antitrust può intervenire anche attraverso un'istruttoria sulla modalità di profilazione degli utenti attraverso gli algoritmi per determinare una tariffa. Per le rotte - praticate su tratti nazionali di collegamento con le isole e durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale - "è vietato l'utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe basate su attività di profilazione web dell'utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporta un pregiudizio al comportamento economico dell'utente". Inoltre, con l’emendamento del Governo, si incrementa la trasparenza e la conoscibilità dei criteri utilizzati dagli aeroporti per la concessione di sussidi allo sviluppo di rotte, attribuendo nuovi poteri di monitoraggio all’Autorità di regolazione dei Trasporti.

Tags:
antitrustryanairtrasporto aereo