"Avvelenamento di Putin", il golpe al Cremlino. L'ex Kgb con l'appoggio Nato
Il presidente russo è sempre più isolato. i Servizi prenderebbero il potere. La "gola profonda" che trama con l'Occidente. Fine della guerra e stop sanzioni
Guerra Russia Ucraina, Putin all'angolo. Rivoluzione a Mosca
La guerra in Ucraina continua ma per i russi le cose non stanno andando secondo i programmi. Putin sta perdendo troppi uomini e mezzi e la conquista dell'intero Paese ormai sembra un'ipotesi remota. Il presidente russo al Cremlino è sempre più isolato, anche i fedelissimi Shojgu (ministro della Difesa) e Gerasimov (capo di Stato Maggiore), sono spariti dai radar. Si susseguono sempre di più - si legge su Repubblica - le voci di un tentativo di golpe ordito dall’Fsb, i Servizi eredi del Kgb, crescerebbe man mano che l’offensiva in Ucraina si prolunga. È quanto Vladimir Osechkin, dissidente russo in esilio citato dal Times londinese, avrebbe appreso da una “gola profonda” dell’intelligence russa.
Fondatore di Gulagu.net, oggi in esilio a Parigi, Osechkin - prosegue Repubblica - sarebbe in contatto con un anonimo funzionario dell’intelligence già da novembre, ma ha iniziato a pubblicarne le lettere soltanto a partire dal 4 marzo. Domenica, alcuni media ucraini avevano rilanciato fonti interne d’intelligence secondo cui parte dell’élite imprenditoriale e politica russa sarebbe pronta a liberarsi di Putin per ripristinare le relazioni con l’Occidente. I congiurati avrebbero ipotizzato tre modalità: avvelenamento, malattia o incidente. Il successore sarebbe Aleksandr Bortnikov, direttore dell’Fsb.