Cresce il rischio escalation Nato-Mosca. Mig russi nello spazio aereo polacco

La presidente Roberta Metsola: "Siamo pronti a istituire un tribunale sui crimini russi"

di redazione esteri
Esteri

Guerra Ucraina: i caccia russi entrano nello spazio aereo polacco

L'invasione russa dell'Ucraina è giunta al 356esimo giorno: e questa mattina è riecheggiata di nuovo la sirena d'allarme a Kiev. L'allerta aerea è durata circa due ore. 

Il ministero della Difesa olandese ha riferito che due suoi caccia F-35 hanno intercettato una formazione di tre aerei militari russi sopra la Polonia e li hanno scortati fuori da tale spazio aereo. Secondo il ministero i velivoli russi arrivavano da Kalilingrad, l'exclave russa sul mar Baltico tra Polonia e Lituania.

Stoltenberg: "I jet non sono urgenti, ora serve consegnare i tank"

"La priorità ora è consegnare i tank, i Leopard e gli altri che sono stati promessi,  nonché i veicoli blindati di fanteria. Ed è quello che stanno facendo gli alleati. Poi bisogna far sì che ci siano le munizioni. I jet non sono la questione più urgente ora, ma la conversazione è in corso perché le necessità dell'Ucraina evolvono con l'evolversi della guerra". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aprendo l'incontro a Bruxelles del formato di Ramstein. 

La reazione del governo ucraino alle parole di Berlusconi

Dura la reazione del governo ucraino alle parole del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sul presidente Zelensky: "Le accuse di Berlusconi a Zelensky sono un baciare le mani insanguinate di Putin", commenta Kiev. "L'intero Governo" non condivide le parole del leader di Forza Italia, ha affermato Lollobrigida.

Oggi a Bruxelles si svolge il vertice dei ministri della Difesa della Nato. L'offensiva russa di primavera nei fatti "è già iniziata" ed è cruciale fornire "rapidamente" gli aiuti militari promessi all'Ucraina. La presidente dell'Eurocamera Metsola ha dichiarato: "Spingeremo per un tribunale sui crimini russi".

Un anno di guerra in Ucraina: l'Ue studia sanzioni contro altri 170 individui ed entità russi

L'Unione europea sta valutando la possibilità di imporre sanzioni contro altre 170 personalità ed entità coinvolte nell'aggressione russa all'Ucraina nel primo anniversario della guerra, un pacchetto di misure per imporre restrizioni alle importazioni di risorse fondamentali per la produzione russa, danneggiando così la sua capacità industriale.

In seguito ai contatti tra gli Stati membri e la Commissione europea degli ultimi giorni, secondo Europa press, che cita fonti diplomatiche, il pacchetto sta già prendendo forma ed estenderà le misure contro le esportazioni russe verso l'Ue di beni industriali come asfalto e bitume, nonché le importazioni di beni per la produzione industriale russa come armi, camion, veicoli agricoli e forestali e droni.

Il decimo round di sanzioni prevede anche il rafforzamento delle misure per evitare l'elusione delle sanzioni, richiedendo un maggiore controllo da parte degli Stati membri sui beni confiscati, nonché nuove sanzioni sul settore bancario russo e contro le società russe di stoccaggio del gas. Secondo un'altra fonte diplomatica, tra le opzioni ci sarebbe il divieto a cittadini russi di lavorare in aziende collegate a infrastrutture critiche dell'Ue.

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