Attentato a Putin: 2 droni contro il Cremlino. Il portavoce: "Non era lì"

Nella notte due droni sul Cremlino. L'obiettivo era Putin ma non era lì al momento dell'esplosione. E da Mosca: "Devono essere distrutti, senza pietà"

redazione Esteri
Drone sul Cremlino
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Cremlino sotto attacco: due droni da Kiev

Questa notte due droni ucraini sono piombati sul Cremlino. Non ci sono state vittime o danni rilevanti e “A seguito delle azioni tempestive intraprese dai servizi militari e speciali che hanno utilizzato i sistemi di controllo radar, i veicoli sono stati resi inutilizzabili" fanno sapere i media di Stato russi. Mosca parla di “attacco terroristico” che aveva l’obiettivo di colpire il presidente Putin, che però non è stato ferito. “Il suo programma di lavoro - aggiunge RIA Novosti - non è cambiato e continuerà come sempre. Ieri sera, un gruppo di residenti del quartiere Yakimanka di Mosca aveva riferito di esplosioni e fumo nella zona del Cremlino. Alcune persone avevano filmato il fumo e detto che il Cremlino ‘ha perso la sua illuminazione’”.

A proposito dello zar, il portavoce Peskov ha dichiarato che: "Il presidente non era al Cremlino al momento dell'attacco dei droni ucraini, oggi lavora nella sua residenza vicino a Mosca a Novo-Ogaryovo”. Ciò però non significa che Mosca non abbia colto la minaccia e non intenda rispondere “a tono”. Il Cremlino infatti ha diffuso: “La Russia si riserva il diritto di rispondere al tentativo di attacco al Cremlino dove e quando lo riterrà necessario”. Inoltre, “Il Cremlino considera il tentativo di attacco del "regime di Kiev" come un'azione terroristica pianificata e un attentato alla vita del presidente russo alla vigilia del Giorno della Vittoria", ha ribadito, e come a voler rassicurare sulla minima incisività dell’attacco,  Peskov ha poi aggiunto: ”I piani per tenere una parata sulla Piazza Rossa il 9 maggio rimangono in vigore".

 

 

 

Mosca: "Ora bombarderemo la residenza di Zelensky a Kiev"

La reazione russa suona molto dura: "I terroristi si sono stabiliti a Kiev e, come sapete, i negoziati con loro sono inutili. Devono solo essere distrutti, rapidamente e senza pietà. È ora di lanciare un attacco missilistico contro la residenza del presidente ucraino Zelensky a Kiev". Così il deputato della Duma della regione di Crimea, Mikhail Sheremet, dopo il presunto attentato di Kiev contro il Cremlino denunciato da Mosca. Secondo Shermet, Zelensky da oggi dovrebbe "cominciare ad avere paura". "L’Ucraina è diventata uno stato terrorista ed è arrivato il momento di colpirlo dove può provare più dolore», ha aggiunto.

Kiev: “Noi non c'entriamo nulla con l'attacco”

Nonostante le accuse di Mosca, Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino è intervenuto su Twitter scrivendo "Sono apparse informazioni che il drone sul Cremlino sia stato lanciato da partigiani russi della regione di Mosca". Poi Podoliak, il consigliere di Zelensky, ha aggiuto che: "La nostra è una guerra di difesa, non attacchiamo il territorio russo".

L’Ucraina, peraltro, proprio durante la notte aveva a sua volta ricevuto altrettanti attacchi. Da Kiev infatti le autorità hanno fatto parlato di “un totale di 26 droni lanciati dalla regione di Bryansk e dalla costa orientale del Mar d'Azov, secondo lo stato maggiore dell'esercito di Kiev, aggiungendo che le difese aeree hanno intercettato 21 dei velivoli, compresi tutti quelli diretti sulla capitale Kiev.

Tra gli obiettivi che Mosca ha portato a segno, c’è il deposito di petrolio nella regione centrale di Kirovohrad, vicino alla capitale regionale di Kropyvnytskyi. In proposito, il governatore Andriy Raikovitch ha fatto sapere su Telegram: "Non ci sono state vittime. Tutti i servizi di emergenza hanno agito rapidamente", ha aggiunto. Anche la regione orientale di Dnipropetrovsk è stata oggetto di attacchi. Sette missili sono stati abbattuti, secondo le autorità regionali, ma uno ha danneggiato un edificio amministrativo provocando un incendio, che però è stato spento rapidamente senza causare vittime. Al messaggio del governatore della regione centrale, si è aggiunto quello di Vitaly Kim, governatore della regione meridionale Mykolaiv, che ha riferito di ulteriori due attacchi di droni. Secondo quanto ha riferito, uno di questi è stato abbattuto, mentre il secondo ha colpito una casa residenziale.

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