Eredità di Aretha Franklin, valido un documento trovato sotto i cuscini
“I tribunali hanno riconosciuto in un’udienza durata appena un'ora che quello che risale al 2014 è un documento valido"
Una fortuna pari a 80 milioni di dollari, l’equivalente di 72 milioni di euro
Sono trascorsi ormai quasi cinque anni da quando Aretha Franklin, la “regina del soul”, una delle voci più potenti di questo genere musicale, è deceduta a Detroit all’età di 76 anni il 16 agosto 2018.
Aretha ha avuto una delle carriere musicali di maggior talento e con un largo seguito di fan, che le hanno permesso di accumulare una fortuna pari a 80 milioni di dollari, l’equivalente di 72 milioni di euro. E proprio nei cinque anni trascorsi questa eredità non ha mai avuto alcun destinatario. Non è mai stato rinvenuto un testamento vero e proprio, formalizzato e degno di questo nome.
Ora però, secondo alcune testate internazionali, dopo cinque anni di battaglia legale e due giorni di processo, “i tribunali hanno riconosciuto in un’udienza durata appena un'ora che quello che risale al 2014, trovato sotto i cuscini di un divano, in tutto 4 pagine, è quello valido” respingendo la validità di un altro documento risalente al 2010, come scrive il Paìs di Madrid.
La “voce del soul” ha avuto quattro figli da (almeno) tre diverse relazioni - Clarence Franklin, il maggiore, Edward Franklin, Kecalf Franklin e TedWhite Jr. - e dopo la morte della madre sono sorti i contrasti, ma il secondo genito e il quarto, Edward, di 66 anni, e Kecalf, di 53, hanno sempre sostenuto la validità e l’originalità del testamento del 2014, quello trovato sotto i cuscini di un divano scritto su un taccuino con spirale. Loro sono ora i veri vincitori di questa sentenza.
Il testamento che risale al 2010, racconta invece il Washington Post – “è stato scoperto dalla nipote all'interno di un armadietto chiuso a chiave dentro l'appartamento della cantante in una casa che si trovava alla periferia di Detroit”.
Secondo la testata americana l’esito della sentenza che ha favorito il figli di Aretha, Kecalf ed Edward Franklin, lo si deve al fatto che i loro avvocati hanno sostenuto che “i documenti manoscritti datati 2014 avrebbero dovuto prevalere sul testamento del 2010” in quanto “nessuno dei due documenti era formalmente dattiloscritto ed entrambi contenevano passaggi difficili da decifrare”, anche se il fatto che quello del 2010, fosse “chiuso a chiave in un armadietto” e quello del 2014 fosse invece stato rinvenuto “libero” sotto i cuscini dove la cantante era solita sedere, ha creato più di un motivo di contrasto e di accurata disamina da parte delle difese e del tribunale.
Per il quotidiano Usa, tuttavia, “le versioni ingrandite” del documento del 2014 presentate alla giuria “mostrano il nome di White barrato come esecutore testamentario e Kecalf Franklin nominato per il ruolo” e sempre secondo questa versione testamentaria “Kecalf Franklin e nipoti avrebbero ricevuto la casa principale della madre a Bloomfield Hills”, che al momento della sua morte aveva un valore di oltre 1 milione di dollari.