Francia, crisi del carburante: distributori a secco e panico

Lo sciopero nelle raffinerie francesi mette in ginocchio la Francia: requisizioni in tutto il Paese. Il governo di Parigi: "Presto miglioramenti"

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Francia senza carburante, distributori di benzina a secco: il governo francese: “Ci saranno miglioramenti sensibili nei prossimi giorni"

È ancora emergenza carburante in Francia, con stazioni di servizio senza benzina da giorni a causa dello sciopero iniziato ormai tre settimane fa nelle raffinerie e nei depositi di TotalEnergies e Esso-ExxonMobil e ancora in corso. Il portavoce del governo, Olivier Véran, in conferenza stampa ha promesso ai cittadini che “ci saranno miglioramenti sensibili nei prossimi giorni”, grazie alle requisizioni del personale indispensabile al funzionamento dei depositi, annunciate ieri in Assemblea nazionale dalla Prima ministra, Elisabeth Borne, e iniziate oggi dalla raffineria Esso-ExxonMobil di Gravenchon-Port-Jérôme, in Normandia.

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Altre requisizioni potrebbero essere lanciate nel deposito delle Fiandre, vicino Dunkerque. La Cgt, il sindacato che sta portando avanti le contrattazioni con TotalEnergies e Esso-ExxonMobil, le ha definite illegali. Il suo segretario, Thierry Defresne, all’uscita da una riunione con la direzione di TotalEnergies – la prima dall’inizio della crisi - ha spiegato che l’azienda “accetta lo sciopero nelle strutture, ma auspica il riavvio delle consegne degli stock prima ancora del riavvio degli impianti”.

Sulle sette raffinerie presenti in Francia metropolitana – un’altra si trova in Martinica – quelle bloccate sono ormai sei. I lavoratori reclamano l’aumento dei salari del 10 per cento, di fronte ai profitti realizzati soprattutto da TotalEnergies nel secondo semestre del 2022, dopo l’esplosione del prezzo di gas e petrolio a causa della guerra in Ucraina. Le carenze di benzina riguardano ormai un terzo delle stazioni di servizio. Le regioni più colpite sono le Hauts-de-France e l’Ile de France, dove rispettivamente è coinvolto il 48,4 per cento e il 33,9 per cento dei distributori.

Alcuni dipartimenti hanno preso contromisure, ad esempio vietando ai clienti l’acquisto di intere taniche di carburante o fissando un tetto in termini di litri. Ovunque sono diventate normali le scene di pompe di benzina fuori servizio o, al contrario, di code interminabili dove ancora è rimasta qualche riserva. Ad Angy, nell’Oise, gli abitanti hanno denunciato nella giornata di oggi file di due chilometri che hanno paralizzato il traffico. Sul 'périphérique' - la tangenziale che delimita il territorio del comune di Parigi - e in particolare a porte d'Aubervilliers molti automobilisti negli scorsi giorni si sono messi in attesa dalle quattro del mattino per riuscire a rifornirsi di qualche litro.

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