Gaza circondata, Netanyahu: "No a pausa umanitaria senza liberazione ostaggi"

Dopo 27 giorni di guerra contro Hamas, Israele è riuscita a circondare Gaza City. Il leader turco denuncia crimini contro l'umanità

di Redazione Esteri
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Il leader di Hezbollah: "Dall'8 ottobre combattiamo sul fronte del Libano"

"Hezbollah dall'8 ottobre, all'indomani dell'attacco di Hamas, sta conducendo una battaglia al confine tra Libano e Israele". Lo ha affermato il leader del gruppo filo-Iran, sostenendo di essere stato colto di sorpresa dall'operazione del Movimento islamico ma di aver reagito.

La battaglia condotta da Hezbollah sul confine libanese distrae un terzo delle forze di Israele dal fronte di Gaza. Lo ha sottolineato Nasrallah, aggiungendo che gli israeliani evacuati dalle comunità del sud e del nord del Paese "esercitano pressioni sul piano morale ed economico".

Mo, Israele sconsiglia viaggi all'estero: "Forte aumento degli episodi di antisemitismo"

Il Consiglio di Sicurezza e il ministero degli Esteri israeliani sconsigliano i viaggi all'estero, e l'esibizione di simboli israeliani o ebraici, di fronte "al significativo" aumento di episodi di antisemitismo dopo gli attacchi del 7 ottobre e l'avvio del conflitto a Gaza.

Le autorità israeliane sconsigliano in particolare i viaggi in Paesi dove esiste un allarme specifico, con un'enfasi particolare per tutti i Paesi del Medio Oriente e arabi, l'Iran ed i Paesi del Caucaso settentrionale, dopo l'attacco avvenuto lo scorso fine settimana in Daghestan in un aeroporto dove era atterrato un aereo israeliano. Ma sottolineano anche che episodi di antisemitismo stanno avvenendo in Paesi dove non esiste nessun allarme specifico.

E le autorità israeliane raccomandano i propri cittadini di evitare i viaggi non necessari e di tenersi informati su eventuali proteste, per tenersi lontani dalle manifestazioni. Israele identifica come potenziali obiettivi di attacchi antisemiti sinagoghe, ristoranti kosher e imprese legate a Israele, aeroporti dove arrivano voli da Israele, come appunto è successo in Daghestan.

Esercito, colpita cellula terroristica a Gaza, molti morti

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso nelle ultime ore "numerosi" terroristi nella Striscia di Gaza, mentre l'offensiva di terra avanza. Le forze di terra hanno identificato una cellula terroristica che usciva da un tunnel e un aereo l'ha colpita.

In un altro scontro, ha reso noto l'esercito, numerosi uomini armati sono usciti da un tunnel all'interno di un edificio e hanno aperto il fuoco contro le forze israeliane. Le truppe hanno risposto al fuoco, uccidendone alcuni di loro. L'esercito ha rilasciato un video dell'attacco aereo.

Hamas, bombe israeliane vicino all'ospedale di Gaza City

Le autorità di Hamas hanno denunciato un bombardamento israeliano nei pressi del principale ospedale di Gaza City, l'Al Shifa, con diverse vittime.

Iran, 'gli Usa sono responsabili dei crimini di Israele'

"Gli Stati Uniti sono responsabili delle conseguenze dei continui crimini del regime sionista e dell'uccisione di donne e bambini e della distruzione di infrastrutture vitali nella Striscia di Gaza". Lo ha affermato il ministro degli Esteri dell'Iran, Hossein Amirabdollehian, durante una conversazione telefonica con l'omologo siriano Faisal Mekdad.

"La resistenza palestinese nella regione è pronta e capace di affrontare il nemico sionista", ha aggiunto Amirabdollahian, come riporta il ministero degli Esteri di Teheran. Nonostante le difficoltà che sta affrontando la Siria, la posizione di Damasco a sostegno dei palestinesi è "immutabile" e "certa", ha affermato Mekdad.

Netanyahu, niente pausa umanitaria senza rilascio ostaggi

''Non accetteremo una pausa umanitaria fino a quando gli ostaggi siano stati restituiti'': lo ha affermato il premier Benyamin Netanyahu in una dichiarazione alla nazione. Netanyahu ha ribadito che Israele continua ad opporsi all'ingresso di combustibile nella Striscia.

Gaza circondata, Blinken: “Serve una pausa umanitaria”

Dopo 27 giorni di guerra contro Hamas, Israele è riuscita a circondare Gaza City. Lo ha annunciato lo stesso esercito nelle ore in cui a Tel Aviv torna il segretario di Stato americano, Antony Blinken, per chiedere al governo di Netanyahu pause umanitarie utili a far entrare altri aiuti nella Striscia e creare un clima un po' più favorevole al rilascio degli ostaggi. Per Blinken è il suo secondo tour in Medio Oriente dall'inizio della guerra innescata dal sanguinoso attacco di Hamas del 7 ottobre, un attivismo che conferma il timore generale che il conflitto possa allargarsi.

Una chiara indicazione dei prossimi sviluppi arriverà oggi dall'atteso discorso del potente leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah: parlerà nel pomeriggio per la prima volta dall'inizio del conflitto e farà capire se la sua formazione, alleata di Hamas palestinese e sostenuta dall'Iran, ha intenzione di entrare nel conflitto. Blinken -che è già atterrato a Tel Aviv ha in programma di vedere il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu; dopo l'incontro, si riunirà con i membri del gabinetto di guerra israeliano, il presidente Isaac Herzog e il leader dell'opposizione Yair Lapid.

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Partendo da Washington ha assicurato l’intenzione di chiedere a Israele di assumere "misure concrete" per minimizzare il pericolo per i civili a Gaza e impedire una escalation del conflitto nella regione. Intanto, dopo un'altra notte di violenze in Cisgiordania (secondo fonti mediche, altri 7 palestinesi uccisi, sono oltre 140 dall'inizio del conflitto) l'esercito ha fatto sapere di essere entrato "in un'altra fase significativa della guerra": le truppe israeliane sono radunate fuori Gaza City; ora isolata dal resto della Striscia; coperti dall'aeronautica e protetti dalla Marina, i soldati e colonne corazzate sono anche penetrati nella città, attaccando -secondo i militari- avamposti, il quartier generale e altre infrastrutture di Hamas.

Conquistare la città, la più grande della Striscia e roccaforte di Hamas, sarà un compito arduo per l'esercito israeliano: i soldati dovranno impegnarsi in una insidiosa guerriglia urbana in un ambiente probabilmente punteggiato da mine e trappole esplosive; e dovranno anche avventurarsi nel complicato labirinto di tunnel, scavato negli anni da Hamas per nascondere i miliziani e preparare le imboscate. Secondo Tsahal, ieri pomeriggio negli scontri sono morti 130 "terroristi di Hamas"; e sono morti anche soldati israeliani, altri quattro, 23 in tutto dall'inizio della guerra. E mentre Hamas continua ad aggiornare il bilancio dei morti palestinesi a Gaza, oltre 9mila dall'inizio del conflitto, rimane insoluto il dramma degli ostaggi: per aiutare a individuarli gli Usa hanno anche fatto sorvolare droni sulla Striscia.

L'esercito israeliano ha inoltre annunciato di aver ucciso Mustafa Dalul, comandante del Battaglione “Sabra Tel al-Hawa” che fin dall'inizio della guerra ha avuto "un ruolo centrale nell'organizzare il combattimento con le truppe nella Striscia". Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui "in questi anni Dalul ha ricoperto una serie di incarichi nei battaglioni di Hamas e nella brigata di Gaza City".

Guerra, Erdogan: "A Gaza crimini contro l'umanità da un mese"

"Niente può scusare quello a cui abbiamo assistito dal 7 ottobre e spiegare questa brutalità. A Gaza sono stati commessi crimini contro l'umanità esattamente per 28 giorni". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un conferenza ad Astana, in Kazakhstan, in occasione del vertice degli Stati turchi, come riporta Anadolu. Erdogan è tornato a chiedere un cessate il fuoco e ha ribadito la proposta per una "conferenza di pace internazionale" per porre fine al conflitto in Israele e Palestina. Il leader turco ha aggiunto che finora Ankara ha inviato 10 aerei con aiuti umanitari destinati a Gaza.

Guerra, telefonata tra il Papa e Abu Mazen

 Si è tenuta ieri, nel tardo pomeriggio, una telefonata tra Papa Francesco e il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen. Lo conferma all'ANSA la sala stampa vaticana dopo le notizie trapelate ieri sera sui media palestinesi. Secondo l'agenzia Wafa la telefonata ha riguardato "gli ultimi sviluppi in Palestina, a Gaza, in Cisgiordania e Gerusalemme" e il Pontefice avrebbe anche espresso tristezza per le vittime civili. Da parte sua, il leader palestinese ha ringraziato Papa Francesco per i suoi sforzi volti a consolidare la pace nella regione e ha sottolineato l'importanza che il Vaticano continui a chiedere un cessate il fuoco

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