Guerra in Ucraina, Zelensky: "I russi ci hanno torturati. Ma vogliamo la pace"

Il presidente ucraino ha avuto un colloquio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha condannato gli atroci crimini commessi dai russi

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky
Esteri
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Ucraina, Zelensky: "La Russia ci ha torturati, ma vogliamo la pace"

L’Ucraina sarebbe pronta alle trattative con la Russia per fermare definitivamente la guerra e giungere finalmente alla pace. Il presidente Zelensky ha detto che, nonostante le atrocità subite, “la gente accetterà la pace in ogni caso”.  “La gente vuole che questa guerra finisca. Alle nostre condizioni, condizioni di indipendenza”, ha sottolineato il presidente ucraino. Pertanto, l’Ucraina farà quanto necessario pur di ottenere la pace, ma senza cedere all’annessione alla Russia. Lo ha specificato Volodymyr Zelensky nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa AP.

I russi vedono nel 9 maggio la data ultima per la conquista dell’Ucraina, a Kiev, invece, si continua a lottare per avere la meglio. Zelensky ha aggiunto: “Sì, dobbiamo combattere, ma lottare per la vita. Non puoi combattere per la polvere quando non c’è nulla. Ci hanno torturati, ma accetteremo la pace”. Dopo tanti, troppi, colloqui vani, per il presidente ucraino è arrivato il momento di un dialogo “serio”.

“Ho avuto un colloquio telefonico con Olaf Scholz. Abbiamo sottolineato che tutti i responsabili dei crimini di guerra devono essere identificati e puniti”, ha spiegato Zelensky ad AP. Poi, in un tweet pubblicato sui propri profili, Zelensky ha svelato il tema del colloquio: “Abbiamo anche discusso delle sanzioni contro la Russia, del sostegno finanziario e per la difesa all’Ucraina”. “Nessuno vuole negoziare, ma abbiamo il dovere”. Il presidente ucraino Zelensky  ha riconosciuto che “è difficile, emotivamente difficile. Ma non possiamo decidere per milioni di persone che vogliono fermare la guerra”.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha condannato "gli atroci crimini di guerra commessi dai militari russi" a Bucha e in altre località dell'Ucraina. A darne notizia è stata la viceportavoce del governo tedesco, Christiane Hoffmann. Scholz ha anche espresso solidarietà e pieno appoggio della Germania al popolo ucraino. La Germania, assieme ai suoi alleati, farà tutto quanto è in suo potere per garantire che si indaghi a fondo sui crimini e se ne rintraccino gli autori perché possano essere chiamati a rispondere davanti ai tribunali nazionali ed internazionali. Intanto, gli Stati Uniti stanno lavorando a un piano per la fornitura di più armi all'Ucraina. Lo afferma il consigliere alla Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, in un'intervista alla Cbs. Sullivan spiega che c’è anche la possibilità di addestrare gli ucraini fuori dai loro confini nazionali.

 

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