Iran, proteste davanti a un carcere contro esecuzioni. Altre condanne a morte
In un video pubblicato online, le persone gridano "ogni manifestante che viene ucciso, migliaia lo sostituiranno"
Iran, proteste davanti a un carcere contro l'esecuzione di manifestanti. Altre tre persone condannate a morte
Non si placano le proteste in Iran, dove un gran numero di persone si è radunato davanti alla prigione di Rajaeishahr, nella città di Karaj, dopo notizie della probabile esecuzione di due giovani manifestanti condannati a morte per aver preso parte alle proteste in corso nel Paese. La Repubblica islamica è teatro di proteste da quando Mahsa Amini, una curda iraniana di 22 anni, è morta il 16 settembre scorso dopo il suo arresto a Teheran da parte della polizia morale, che l'accusava di aver infranto il codice di abbigliamento che impone alle donne di portare il velo.
Intanto, altre tre persone sono state condannate a morte per l'uccisione di membri delle forze di sicurezza ad Isfahan durante le proteste in corso da quasi 4 mesi. Saleh Mirhashemi Baltaghi, Majid Kazemi Sheikhshabani e Saeed Yaghoubi Kordsofla erano accusati di "attacco terroristico armato" e di avere sparato uccidendo tre membri delle forze di sicurezza, come riporta Irna. Sono stati condannati alla pena capitale per "Muharebeh" (inimicizia contro Dio) per avere "minato la sicurezza del Paese" utilizzando armi e guidando un gruppo criminale. Nell'ambito dello stesso caso il calciatore Amir Nasr Azadani è stato condannato a 26 anni di carcere.