Israele, muore in carcere il leader della Jihad. Razzi palestinesi e tensioni

Khader Adnan stava facendo lo sciopero della fame da 80 giorni. "Trovato privo di sensi nella sua cella", scatta la rivolta

Esteri

Israele, tre razzi dalla Palestina per la morte del leader della Jihad

Khader Adnan, uno dei principali esponenti del movimento della Jihad islamica palestinese, che da più di 80 giorni era in sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione da parte di Israele, è morto in carcere. L'amministrazione carceraria israeliana ha annunciato in un comunicato la morte del prigioniero affiliato al Jihad islamico, "trovato privo di sensi nella sua cella" e poi ricoverato in ospedale. Il Jihad islamico e il Club dei prigionieri palestinesi hanno confermato all'AFP che Khader Adnane è morto all'età di 45 anni.

Accusato da Israele di appartenere alla Jihad islamica palestinese e di incitamento alla violenza, Adnan rischiava una "morte imminente" e doveva essere "trasferito d'urgenza in un ospedale per essere tenuto sotto osservazione medica", secondo l'organizzazione Physicians for Human Rights in Israel (PHRI). Ieri il PHRI ha avvertito che Adnan, 44 anni, aveva difficoltà a muoversi e a parlare ed era "pericolosamente emaciato". Il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh ha accusato Israele di aver deliberatamente assassinato il prigioniero Khader Adnan. "L'occupazione israeliana e la sua amministrazione carceraria hanno compiuto un assassinio deliberato. Lanciati tre razzi, tensione altissima nella striscia di Gaza.

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