Politica
Lega verso la svolta in Ue, obiettivo governare. Prevale la linea Giorgetti
Lega, il dietro le quinte del Consiglio federale
Salvini non parla e ascolta i colonnelli. Prevale la linea Giorgetti-Molinari
Obiettivo governare anche in Europa, altrimenti non si conta nulla (o poco) anche in Italia. E' questo il senso della svolta che sta maturando nella Lega, che oggi ha tenuto il Consiglio federale (che ufficialmente ha annunciato il probabile ritorno al raduno di Pontida dopo l'estate), massimo organo del partito. Il primo a parlare è stato il presidente della Camera Lorenzo Fontana, che ufficialmente è ancora responsabile esteri del partito.
Il numero uno di Montecitorio ha espresso perplessità su un eventuale avvicinamento al Ppe che sarebbe difficile e complicato da spiegare agli elettori leghisti. In ogni caso il suo è stato un intervento interlocutorio. Con Fontana, sulla stessa linea, l'eurodeputata Annalisa Tardino, commissaria della Lega in Sicilia, e Fabrizio Cecchetti, numero uno del partito in Lombardia. Ma poi è emersa un'altra tesi, portata avanti dal capogruppo alla Camera Riccardo Molinari, all'insegna del realismo e del pragmatismo.
Trovare un modo per contare in Europa dopo le elezioni del 2024 visto che si sta profilando una maggioranza Popolari - Conservatori (di Giorgia Meloni), per mandare la sinistra all'opposizione, e il Carroccio non può restare ai margini. La tesi di Molinari è stata appoggiata da tutti i Governatori leghisti, in testa Attilio Fontana e Maurizio Fugatti (assenti in Via Bellerio Luca Zaia e Massimiliano Fedriga che però certamente sono d'accordo con il presidente dei deputati della Lega).