Macron sfida disprezzo e violenza. Ce ne fossero come lui in Italia...

Anche in Italia servono politici che fanno battaglie, delicate e talvolta impopolari, su principi, che considerano giusti

L’opinione di Pietro Mancini
Emmanuel Macron
Esteri

Macron e l'orologio contro la mega-barca di D’Alema: ce ne fossero in Italia politici che con coraggio, sfidano minacce e violenza

Francesco Merlo, già editorialista del Corriere della Sera, sollecitato da un lettore de “La Repubblica”, ha commentato Emmanuel Macron che, in TV, intervistato sulle pensioni, ha nascosto il suo costoso orologio sotto il tavolo. E la sua discrezione è stata interpretata come vergogna. 

Merlo ha accostato il giovane Presidente- coraggioso, ma non molto popolare, in questo periodo, nel suo Paese-a Massimo D’Alema. E ha ricordato le scarpe fatte a mano, comprate da un esoso artigiano calabrese, da parte del primo premier post-comunista, la barca Ikarus, il vino e le consulenze d’affari. Ma, certo, sono più imbarazzanti quei parlamentari, pro-tempore, come Soumahoro, dei Verdi, che, dopo essersi presentato agli elettori come strenuo, e senza macchie, difensore dei diritti dei migranti, ha spedito negli studi tv la moglie che, indagata per la discussa gestione delle cooperative, ha rivendicato il diritto al lusso… . Quanto a Macron, sulle pensioni, ha commesso degli errori, come il “niet” al dialogo con i sindacati. E risente della crisi dei partiti storici.

Sarebbe positivo, tuttavia, se, anche nel bel Paese, ci fossero dei politici, che fanno battaglie, delicate e talvolta impopolari, su principi, che considerano giusti. E, come ha fatto il giovane successore di Hollande, sottolineano che la sovranità appartiene agli elettori, non alla folla in tumulto, e tanto meno ai gruppi violenti, oggi, sulle pensioni e ieri con i Gilet gialli, appoggiati dai modesti grillini Di Maio e Di Battista.

Tutti, in Francia, devono abbassare i toni, anche alla luce delle gravi minacce inviate ad Aurore Bergé, 36 anni, Presidente del gruppo di Renaissance (i seguaci di Macron) all’Assemblea nazionale. Bergé ha ricevuto una lettera in cui lei e il suo bimbo, 4 mesi, vengono minacciati di essere “sradicati”. “La tua prole è così piccola-si legge nella missiva-non potrà scappare. Fuoco, mazza da baseball, sbarra di ferro. Tutto sarà, no, tutto è buono per sradicarti”. Da Marine Le Pen, leader di RN, al socialista Olivier Faure, tanti politici di diversi schieramenti hanno espresso solidarietà a Madame Bergé.

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