Orsini: "Momento di pura gioia quando ho sentito Salvini e Conte dire..."
Orsini a Cartabianca: "Italia si sganci: no armi a Ucraina per fare pace". E Salvini... Le parole a Cartabianca
Orsini a Cartabianca: momento di pura gioia quando ho sentito Salvini e Conte dire che non sono più intenzionati a portare avanti la linea politica di Biden
"Ho vissuto un momento di pura gioia quando ho sentito Salvini e Conte dire che non sono più intenzionati a portare avanti la linea politica di Biden", le parole di Alessandro Orsini a Cartabianca. "Per fare la pace servono strategie complesse. Bisogna ammorbidire Putin con le sanzioni. Ma non si può colpire solo lui. Bisogna ammorbidire anche Zelensky. L’Italia deve sganciarsi dagli Stati Uniti. Biden vuole solo l’escalation". Il professore non ha dubbi: "Se l’Italia si rifiutasse di mandare le armi potremmo nutrire la speranza di avviare una trattativa con la Russia. Non lasceremmo l’Ucraina senza armi, visto che Stati Uniti e Gran Bretagna continuerebbero a mandarle".
Salvini: Papa e Macron cercano di arrivare alla pace. Non penso che siano filorussi o negazionisti
"Trump è riuscito ad andare a parlare di pace con la Corea del Nord, ma era quello brutto e cattivo. Poi arriva Biden e tanti saluti alle libertà e ai diritti in Afghanistan. Adesso il problema non è diventato fare la pace ma annientare la Russia. Adesso chi sta sorridendo è la Cina. Dopo due mesi e mezzo nessuno vincerà sul campo. L’Europa deve scegliere autonomamente di dire: vogliamo la pace. Temo che qualcuno non voglia la pace", ha invece spiegato Matteo Salvini a Cartabianca. "La guerra è una tragedia sempre, in questo caso arriva dopo pandemia e terrore. Il governo ha tirato fuori 14 miliardi per aiutare le famiglie. La crisi economica sarà drammatica. Chi dice “rinunciamo subito al gas russo” è un matto o è in malafede". Il leader della Lega non ha dubbi: "Il Papa dice di essere pronto a incontrare Putin a Mosca. Macron ha fatto una telefonata di due ore con Putin. Non penso che siano filorussi o negazionisti, cercano di arrivare alla pace. Se io potessi essere utile per fermare la guerra, andrei a Mosca anche a piedi. Parlerò con Draghi dell’invio di armi. Dopo due mesi e mezzo bisogna domandarsi se altre armi allunghino la guerra. È arrivato il momento di convincere o costringere le due parti in guerra a sedersi intorno a un tavolo".