Sia Papa Francesco a mediare tra Russia e Ucraina

Per fermare un'escalation che avrebbe conseguenze irrimediabili, serve un efficace tavolo di Pace. Magari proprio in Vaticano

Esteri
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Papa Francesco in campo per arginare il conflitto in corso tra Russia e Ucraina?

La logica della risposta colpo su colpo ci ha portati a un solo passo dalla voragine di un’escalation che potrebbe avere conseguenze irrimediabili. Qualcuno deve contrapporsi a questa logica distruttiva, nella quale inevitabilmente non ci sarebbero vincitori, ma solo vinti.

Perché il futuro del pianeta, la sicurezza dei popoli e degli Stati, nonché gli equilibri mondiali non siano messi ulteriormente in pericolo, serve un efficace tavolo di pace, al quale finora non si è riusciti ad arrivare.

Dopo un mese nel quale hanno parlato le armi, bisogna ridare centralità alla diplomazia. Nei giorni scorsi si sono fatti vari nomi di possibili mediatori, tutti esponenti politici, ma a nostro avviso è proprio la figura di Papa Francesco quella più autorevole, nonché equidistante tra due popolazioni cristiano-ortodosse.

Personalità capace di catalizzare il rispetto anche di altre confessioni religiose, Bergoglio è stato anche il più deciso a chiedere un cambio di rotta, con parole molto decise contro l’uso delle armi.

La conseguenza diplomatica e politica delle parole del Papa è il cessate il fuoco nelle martoriate terre di Ucraina. Speriamo davvero che sia Francesco ad essere riconosciuto come mediatore tra i due schieramenti belligeranti e che parta un tavolo di mediazione. Magari in territorio Vaticano.
 

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