Trump a processo, parte lo show: "Su di me caccia alle streghe. É una farsa"
Per la nuova udienza a New York per difendersi dall'accusa di frode, il tycoon si esibisce in uno show di vittimismo e complotti: "Vogliono danneggiarmi"
Trump si difende in tribunale: "Sono vittima di una caccia alle streghe. É uno show dell'orrore"
Donald Trump prosegue la sua (lunga) maratona giudiziaria in cui si "intrecciano" quattro cause differenti. Dopo l'udienza in tribunale dello scorso aprile, oggi torna davanti ai giudici a New York per l'accusa di presunta frode. Il magnate, candidato del Gop, è accusato di aver commesso frodi per anni mentre costruiva il suo impero immobiliare, fornendo per almeno una decina di anni false informazioni finanziarie, gonfiando il valore degli asset fino a 3,6 miliardi di dollari nei confronti di banche e assicurazioni.
Ebbene, il tycoon è stato preceduto da un corteo di auto partito dalla sua iconica Trump Tower per raggiungere il tribunale civile di Manhattan. Il giudice ha vietato le telecamere in aula per le dichiarazioni iniziali di accusa e difesa, richiesta avanzata dai media americani, sostenendo che interferiscono con il processo. Neanche il divieto però è riuscito ad impedire che le immagini di Trump seduto al banco della difesa rimbalzassero sulle tv americane.
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"Il crimine è contro di me", ha tuonato il magnate al suo arrivo in tribunale di fronte alla stampa; lo riporta Il Giornale. Ad attenderlo, verso le 8.30 locali una mezza dozzina di manifestanti radunatisi in Centre Street, cantando "Trump mente tutto il tempo" e brandendo cartelli che dicevano "le bugie hanno delle conseguenze". Il gruppetto è stato rapidamente trasferito dalla polizia a Foley Square.
Poco dopo i manifestanti sono aumentati e hanno appeso un grande striscione sulle barricate della polizia con la scritta "nessuno è al di sopra della legge". Ai microfoni della stampa issati sulla scalinata di accesso al tribunale, il procuratore generale di New York Letitia James ha affermato che "La legge è allo stesso tempo potente e fragile. E oggi in tribunale dimostreremo il nostro caso", "non importa quanto sei potente, non importa quanti soldi pensi di avere, nessuno è al di sopra della legge".
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Lo show di Trump è proseguito durante un lungo discorso tenuto contro il sistema giudiziario americano: "Questa è la continuazione della più grande caccia alle streghe", "una truffa e una farsa", uno "show horror", definendo la pm "razzista" e il giudice "canaglia". E riferendosi alla prossima campagna elettorale che lo vede, al momento, favorito nel Gop e su Biden, ha dichiarato: "Questo è un tentativo di danneggiarmi alle elezioni: il motivo per cui sono incriminato è perché mi sono candidato [...] Questa è interferenza elettorale bella e buona, stanno cercando di danneggiarmi, per non farmi andare così bene come sto andando nelle elezioni".
Trum punta il dito contro il procuratore generale di New York Letitia James, che lo ha citato in giudizio, e contro il giudice Arthur Engoron, che presiede il processo senza giuria. "Tutto questo caso è una vergogna. Ci vediamo in tribunale lunedì mattina", aveva scritto Trump. Si tratta di un processo per lo più tecnico con decine di testimoni, fra i quali tre dei figli di Trump, Eric, Donald Jr e Ivanka, l'ex direttore finanziario della Trump Organization, Allen Weisselberg, l'ex avvocato di Trump, Michael Cohen, poi diventato uno dei suoi nemici giurati.