Ucraina, nuova intesa Putin-Erdogan: prorogato l'accordo sul grano per 2 mesi
L'accordo per l'esportazione del grano ucraino è salvo, almeno per altri due mesi. Coldiretti: +318% di grano importato in Italia, 90 mln di Kg a inizio 2023
Ucraina, accordo del grano: l’export dal Mar Nero continua
C’è una sola cosa su cui l’Ucraina e la Russia sono dello stesso avviso: permettere alla prima di continuare ad esportare il proprio grano dai suoi tre porti del Mar Nero. L’accordo era in scadenza domani 18 maggio e ora è stato proprogato di due mesi. Lo riporta la Pravda ucraina che cita Bloomberg, a cui la notizia è trapelata da alcuni funzionari turchi, che hanno chiesto di conservare l’anonimato.
In realtà, prima che arrivasse la conferma dal ministro degli Esteri russo, come riporta Ria Novosti, c’era già stato l’annuncio di Erdogan ad anticipare l’esito.
Ad ogni modo, dal Cremlino è arrivato l’ordine di “correggere gli squilibri nell’attuazione dell’accordo, il più rapidamente possibile. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Le nostre principali valutazioni sull'accordo non sono cambiate", ha dichiarato la portavoce. Il riferimento è alle esportazioni di fertilizzanti e prodotti cerealicoli, che a detta russa, continuano ad essere ostacolate.
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Ucraina: “Grazie a Onu e Turchia per la proroga dell’esportazione del nostro grano”
I mediatori fondamentali di questo accordo sono stati la Turchia e le Nazioni Unite. Per questo Kiev ha tenuto ad esprimere la sua gratitudine nei confronti di entrambe, grazie alle quali la rotta commerciale è al riparo e rappresenta un nodo cruciale per l'approvvigionamento alimentare dei Paesi africani e asiatici.
In proposito, il vice premier ucraino, Oleksandr Kubrakov ha scritto su Twitter: "Siamo grati ai nostri partner, Onu e Turchia, per i loro sforzi volti a rafforzare la sicurezza alimentare globale. La sfida principale ora è rendere efficace l'accordo rimuovendo le barriere artificiali".
Coldiretti, +318% import in Italia di grano dall’Ucraina
A tal proposito, arriva un dato sorprendente: le importazioni in Italia di grano proveniente dall’Ucraina sono aumentate del 318% per un quantitativo pari a circa 90 milioni di chili nel primo bimestre del 2023. Lo ha quantificato un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi due mesi dell’anno in riferimento alla proroga di due mesi dell’accordo per i trasporti di cereali dal Mar Nero raggiunto tra Russia e Ucraina con la mediazione di Nazioni Unite e Turchia.
Un’intesa importante – sottolinea la Coldiretti - per garantire gli approvvigionamenti nei Paesi più poveri dell’Africa e dell’Asia ed evitare carestie che possano spingere i flussi migratori. Ma – precisa la Coldiretti - è necessario evitare speculazioni e distorsioni commerciali provocate dall’afflusso di grano ucraino sul mercato europeo.
In Italia – rileva la Coldiretti - le quotazioni del grano tenero sono crollate del 30% nell’ultimo anno, su valori che sono scesi ad appena 26 centesimi al chilo. Solo il 55% dei prodotti agricoli che hanno lasciato l’Ucraina dopo l’accordo hanno raggiunto i Paesi in via di sviluppo, come quelli del Nord Africa e dell’Asia. Questa la conclusione della Coldiretti sulla base dei dati del Centro Studi Divulga sui prodotti agricoli partiti da agosto 2022 a febbraio 2023 dai porti di Chornomorsk (36,4% del totale), Yuzhny (35,8%) e Odessa (27,8%).
La Cina con ben 5,2 milioni di tonnellate di prodotti agricoli tra grano, mais e olio di girasole, pari al 21,5% sul totale, è il Paese – conclude la Coldiretti – che ha beneficiato di più dell’accordo. La Spagna con 4,1 milioni di tonnellate di prodotti e la Turchia con 2,7 milioni di tonnellate di prodotti salgono comunque sul podio ma l’Italia con 1,76 milioni di tonnellate si colloca al quarto posto.