Ucraina, Wagner fa retromarcia: "Non ci ritiriamo da Bakhmut, abbiamo le armi"

In un messaggio su Telegram, Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner, sembra aver cambiato idea sulla ritirata annunciata

di Redazione Esteri
Yevgeny Prigozhin
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Ucraina, la Wagner cambia idea su Bakhmut: "Il 10 maggio non ci ritireremo, abbiamo le armi"

Solo pochi giorni dopo aver annunciato il ritiro dei suoi uomini dal fronte, a causa delle pesanti perdite e dei rifornimenti ritenuti inadeguati, il capo della Wagner è tornato a parlare.

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In un messaggio pubblicato su Telegram, Yevgeny Prigozhin sembra aver cambiato idea sulla ritirata annunciata per il prossimo 10 maggio del gruppo di mercenari: "Ci hanno promesso che ci saranno munizioni e armi a sufficienza per continuare la nostra azione. Ci hanno assicurato che tutto quello che sarà necessario ci verrà fornito, in modo che i nemici non possano batterci e ci hanno assicurato che possiamo agire a Bakhmut come riteniamo opportuno". E il capo del gruppo di mercenari ha aggiunto: "Ieri ho chiesto a tutti i nostri comandanti se qualcuno vuole passare ad altre formazioni militari, ma tutti hanno risposto con un categorico 'no'", allontanando dunque le voci su un possibile scioglimento del gruppo Wagner, circolata nei giorni scorsi. Al momento, il ministero della Difesa russo non ha rilasciato commenti sulle dichiarazioni di Prigozhin.

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