Ucraina, Zelensky spaventa l'Ue con il nucleare ma è strategia: ecco perché
Il presidente ucraino Zelensky sfrutta ogni giorno le paure delle Cancellerie europee solo per rafforzare un unico potere: quello personale
Guerra Ucraina, la tattica di Zelensky continua a danneggiare le tasche dei cittadini Ue. Analisi
Il mondo da un anno a questa parte è nelle mani di Zelensky. Dall’inizio della guerra, l’ex comico ucraino non ha fatto altro che aizzare e fomentare il conflitto gettando ogni volta benzina sul fuoco e utilizzando il ventre mollo dell’Occidente e cioè la sua superficialità ideologica infarcita di politicamente corretto.
Iniziamo dalle cause della guerra. In corso in Ucraina non c’è una invasione ma c’è una guerra civile supportata da due fazioni. Il motivo è di tipo geopolitico. In Ucraina c’è stato un colpo di Stato contro un governo filorusso, democraticamente eletto. Di questo però in Occidente non si può parlare, pena la scomunica e lo stigma sociale. Lo ha detto e ribadito pochi giorni fa all’ONU il fondatore dei Pink Floyd, Roger Waters. Ne ha scritto diffusamente Alessandro Di Battista ricostruendo i fatti storici.
L’evento è conosciuto in Occidente come Euromaidan e culminò con il rovesciamento del presidente Viktor Yanukovych, regolarmente eletto, che dovette fuggire in Russia insieme al ministro della Difesa Pavlo Lebedjev nella notte tra il 21 e il 22 febbraio 2014. Il Parlamento ucraino giudicò la fuga come abbandono dell’incarico ed indisse nuove elezioni per il 25 maggio 2014. Vinse il filoucraino Pavlo Lebedjev.
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Come primo atto il nuovo presidente nazionalizzò tutte le proprietà di Yanukovych. La Russia allora nei primi giorni di marzo 2014 entrò in Crimea ed utilizzò le sue navi da guerra per bloccare il porto di Sebastopoli. Il 27 giugno 2014 Petro Oleksijovyč Porošenko, presidente dell’Ucraina, firmò un Accordo per l’entrata dell’Ucraina nella Ue. La Crimea è una terra russa che fu donata nel 1954 all’Ucraina ai tempi dell’Unione Sovietica da Nikita Krusciov, all’epoca primo segretario del PCUS.
Questo perché il leader sovietico era nato in Russia a pochi chilometri dal confine ed aveva vissuto da giovane nel Donbass, regione russofona. Tali sono i fatti storici difficilmente contestabili.Detto questo, dopo un anno di conflitto e distruzione, sarebbe auspicabile la pace come richiesto esplicitamente anche da papa Francesco, ma a bloccarla c’è un ex comico arrivista, che stava andando a processo per corruzione con i suoi sodali nel 2023 e fu salvato solo dal provvidenziale (per lui) scoppiò della guerra.
Zelensky fu foraggiato da un oligarca ucraino nella sua scalata al potere che è stata costruita scientificamente a tavolino, manipolando sapientemente l’opinione pubblica, con una serie televisiva in cui lui interpretava il ruolo di un presidente integerrimo che lottava per il suo Paese. L’esatto opposto della realtà, visto le gravissime accuse di corruzione che già aveva in corso.
Da allora Zelensky si è sentito l’”Imperatore del Mondo” ed ha tutto l’interesse che la guerra continui perché altrimenti cadrebbe nel dimenticatoio da dove è venuto. Ormai quotidianamente assistiamo alla “retorica nazista” inscenata da Kiev con Zelensky che premia il battaglione Azov, dichiarato dall’ONU autore di tortura e massacri, sessismo e stupri. Solo qualche giorno fa Zelensky ha cambiato il nome di una unità alpina chiamandola “Edelweiss” dal nome dell’analoga brigata alpina nazista che combatté contro i Russi nella Seconda Guerra Mondiale.
Zelensky ai suoi piedi ha Washington, Bruxelles, Parigi, Londra e da ultimo anche Roma. Usa qualsiasi mezzo per strumentalizzare gli alleati minacciandoli di una possibile (ed auspicabile per lui) guerra atomica. In questo ha trovato alleati in Occidente che stanno supportandolo solo per motivi di carriera personale, come è il caso della scaltra Ursula Gertrud von der Leyen, un’altra arrampicatrice sociale come lui. Avessimo avuto ancora Angela Merkel tutto questo non sarebbe accaduto.
In realtà il rischio di una Terza Guerra Mondiale Nucleare è altissimo, ma lo è non per colpa dei Russi ma proprio per colpa di Zelensky che ogni giorno sfrutta le paure delle Cancellerie europee per rafforzare il suo potere personale. Il tutto a danno anche dei cittadini Ue, stanchi di supportare Zelensky e per cui pagano costi altissimi in termini di inflazione stellare e aumento del costo dei mutui.