Ambiente, i Paesi poveri inquinano di più: il report di Ener2Crowd

Nella settimana degli investimenti per il clima la piattaforma presenta il suo programma di riforestazione marina

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Ambiente, i Paesi poveri inquinano 20 volte di più

La piattaforma Ener2Crowd.com ha calcolato che i Paesi poveri inquinano più di quelli ricchi, così come le persone meno abbienti causano una immissione di gas climalteranti maggiore rispetto a quelle di chi è più facoltoso: ecco perché per salvare il Pianeta è indispensabile il contributo di tutti. Ener2Crowd.com, la piattaforma dove le iniziative di finanziamento rigorosamente “green” sono aperte a tutti i cittadini, ha calcolato l’indice di Gini relativo alla distribuzione delle emissioni di CO2 per fascia di ricchezza, nel nostro Paese e nel mondo.

Applicando il principio di calcolo dell'Intensità Sostenibile di Investimento, ovvero andando a ricercare l’intensità carbonica delle diverse porzioni di ricchezza, in Italia il 50% più povero risulta possedere una ricchezza che produce 8,2 volte gli impatti ambientali negativi (in termini di emissione di CO2) del 10% più ricco, 3,6 volte quelli del 40% di mezzo e comunque 3,9 volte la media nazionale. Nel mondo la situazione è ancora peggiore: il 50% più povero possiede una ricchezza che produce 20 volte gli impatti ambientali negativi dell’1% più ricco, 5 volte quelli del 49% di mezzo e comunque 7 volte la media mondiale.

“Ecco allora evidente come per salvare il Pianeta è necessario il contributo di tutti. In occasione dello Sciopero Generale per il Clima indetto in tutto il mondo per il prossimo 25 marzo, vogliamo trasmettere alle persone non solo l’importanza di far valere i propri diritti nei confronti della politica, ma anche dare loro l’opportunità di fare qualcosa di concretamente buono per l’ambiente e per il nostro futuro” spiega Giorgio Mottironi, chief strategy officer di Ener2Crowd nonché chief analyst del GreenVestingForum.it.

In questa circostanza, Ener2Crowd ha anche raddoppiato il numero di alberi da piantumare nel proprio programma di riforestazione “Il Bosco dell’Energia” (2 alberi ogni 500 euro investiti) e la piattaforma dedicherà inoltre parte dei proventi allo scopo di sostenere la riforestazione marina delle angiosperme monocotiledoni, piante acquatiche appartenenti alla famiglia delle posidoniacee, endemiche del Mar Mediterraneo, fondamentali per la prosperità degli ecosistemi e per l’assorbimento della CO2.Poi ancora, il 25 marzo, Ener2Crowd scenderà nelle piazze —a Roma e a Milano— insieme a tutti coloro che credono nella sostenibilità come valore imprescindibile per la società, per rilanciare il loro messaggio.

“Al 2025 saremo responsabili nei confronti di una comunità di investitori il cui portafoglio attivo totale starà contribuendo ad una riduzione annua di emissioni di CO2 pari a 43 mila tonnellate: tante persone, tante anime, tante necessità per un unico sogno e scopo, quello di creare un futuro migliore e sostenibile, motivo per cui abbiamo ritenuto fondamentale integrare una maggiore pluralità nelle nostre decisioni”, puntualizza Giorgio Mottironi.

Il piano industriale vedrà la piattaforma traguardare i 97 milioni di euro di progetti finanziati al 2025, diventando il più grande fondo di investimento diffuso e partecipato nella transizione energetica. Anche per questo la società ha istituito un apposito Comitato Etico, composto da figure concrete ed attive nell’ambito della costruzione di un futuro a zero emissioni attraverso l’implementazione di tecnologie green e sostenibili.

“Sarà un tavolo di analisi e conversione in proposte dei bisogni dei nostri Green Hero e dei nostri GreenVestor ma anche di tutti i cittadini, coinvolgendo i territori che ospitano i nostri progetti presenti e futuri, mirando ad una maggiore efficienza dei nostri consumi e perseguendo i principi dell’economia circolare” dichiara Niccolò Sovico, ceo di Ener2Crowd.

 

 

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