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Incidente aereo Cina, il mistero Boeing 737: prende corpo l'ipotesi suicidio

Inquietanti sospetti sulla tragica caduta del volo della China Eastern Airlines: la traiettoria del crollo fa pensare a un possibile gesto estremo del pilota

Incidente aereo Cina, inquietanti sospetti sulla tragedia del Boeing 737

Un aereo di linea che procede a quasi nove chilometri di altezza e improvvisamente precipita verso il suolo, quasi a peso morto. E, soprattutto, in picchiata verticale. In modo innaturale. Di certo, senza che nessuno abbia potuto nemmeno cercare di evitarlo. La chiave però è nella scelta del verbo. Cioè l'incidente qualcuno ha cercato di evitarlo come sarebbe normale oppure no? Esiste infatti l'ipotesi che l'incidente non solo non sia stato evitato dal pilota, ma persino provocato. Un gesto estremo e terrificante come quello accaduto nel 2015 nel caso Germanwings e Andreas Lubitz.

Andiamo con ordine. Intanto nelle ultime ore gli inquirenti cinesi impegnati nelle indagini sull'incidente del volo MU5735 della China Eastern Airlines, caduto nelle vicinanze della città di Wuzhou in Cina, hanno rinvenuto la scatola nera dell'aerea, necessaria per individuare i motivi dell'incidente. I flight recorder dovrebbero contribuire a spiegare il motivo per il quale il Boeing 737-800 ha perso quota in maniera improvvisa, per poi schiantarsi sulle colline boscose nella regione boscosa Guangxi Zhuang causando la morte di 132 persone (123 passeggeri e 9 membri dell'equipaggio). L'esterno della scatola nera è "abbastanza danneggiato" e ora bisognerà capire se sarà possibile estrarre le registrazioni necessarie per comprendere la dinamica dell'incidente.

Nel frattempo, l'autorità di regolamentazione dell'aviazione civile cinese (Caac) ha avviato un'ispezione di due settimane a livello nazionale per potenziare le regole sulla sicurezza in risposta allo schianto. Dall'incidente, China Eastern e due sue controllate hanno messo a terra la loro flotta di oltre 200 Boeing 737-800 per motivi precauzionali. 

Incidente aereo in Cina, l'ipotesi del gesto estremo del pilota

Ma intanto ci sono tantissimi dubbi sulla dinamica dell'incidente. Alla prima conferenza stampa tenuta dal governo, Zhu Tao, a capo del Dipartimento sulla sicurezza di Caac, ha detto che il B737-800 precipitato "aveva soddisfatto gli standard di aeronavigabilità prima del decollo e l'equipaggio godeva di buona salute". L'aereo aveva solo sette anni di vita e il 737-800 e il suo modello è uno dei più utilizzati per i voli di corto e medio raggio, con circa 5200 esemplari operativi nel mondo. Il modello è considerato un predecessore del 737 Max, nel mirino negli anni scorsi per due incidenti avvenuti in Indonesia ed Etiopia tra fine 2019 e inizio 2019. Ma il 737-800, secondo FlightRadar, ha sempre dimostrato standard di sicurezza elevati sin dalla sua introduzione sul mercato nel 1997.

Lo specialista Paul Trodaec ha descritto così la dinamica: "L'aereo, che era in quota crociera, si tuffa improvvisamente verso terra prima di schiantarsi. È molto insolito, il semplice stallo non provocherebbe affatto questo tipo di comportamento". Che cosa può essere stato? "Il pilota automatico potrebbe aver provocato una discesa brusca, manovra che non sarebbe stata corretta dai piloti, un po' sorprendente considerata la lunga durata della caduta. Potrebbe anche essere stata una manovra dei piloti, ma al riguardo non possiamo dire nulla di più". Li Xiaoguang della Qingdao University cita tra le possibili cause "problemi di manutenzione, errore umano oppure un altro incidente speciale".

Incidente aereo in Cina, i precedenti dei gesti estremi dei piloti come Lubitz e il volo Germanwings

E come incidente speciale non può che venire in mente proprio il gesto estremo del pilota. D'altronde non è l'unico. Basti pensare a che cosa è successo nel marzo del 2015, quando il volo Germanwings precipitò al suolo con 150 persone a bordo in seguito ad un'azione deliberata del primo ufficiale durante la fase di crociera sulle Alpi di Provenza francesi. Lubitz aspettò che l'altro pilota andasse in bagno per chiudersi dentro e completare il suo folle piano.

Stessa cosa accaduta nel novembre del 2013 sul jet E-190 della Mozambique Airlines, caduto in Namibia. All’interno della cabina il pilota aveva intanto portato l’altitudine dell’aereo da 11.500 metri a livello terra. Nelle registrazioni si sente qualcuno battere sulla porta della cabina di pilotaggio mentre l’aereo precipita. Altri due casi sono negli anni Novanta, quando un pilota o un membro dell’equipaggio fece precipitare volontariamente un aereo in Indonesia nel 1997. Nel 1999, un aereo di linea diretto al Cairo precipitò nell’Oceano Atlantico mentre il pilota Gamal al-Batouti sussurrò la frase in arabo "mi affido a Dio".

Uno scovolgente studio del 2016 condotto dal team del prof. Joseph Allen dell’Harvard T. H. Chan School of Public Health di Boston (Massachusetts) aveva accertato che più di un pilota d’aereo su dieci, esattamente il 12%, presenta sintomi di depressione. E 4 su cento negli ultimi quindici giorni di volo meditava il suicidio. 

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