Energia, più consumo di rinnovabili ma l’82% proviene ancora da fonti fossili

Il consumo di energie rinnovabili è cresciuto del 13% ma anche quello di carbone: Cina, India e Indonesia sono responsabili del 95% dell'aumento globale

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L'energia rinnovabile avanza ma resta il predominio dei combustibili fossili

La trasformazione che sta interessando il settore energetico è sotto gli occhi di tutti. Il consumo globale di energia primaria è aumentato di circa l'1% nel 2022, portandolo a un livello quasi il 3% superiore rispetto al periodo pre-pandemico del 2019. All'interno di questo, il gas è diminuito del 3% e le energie rinnovabili (escludendo l'idroelettrico) sono aumentate del 13%.

Tuttavia, il predominio dei combustibili fossili è rimasto invariato e rappresenta quasi l'82% del consumo totale. È quanto emerge dal 72esimo rapporto statistico sull’energia mondiale, piubblicato dall'Energy Institute (EI) in collaborazione con KPMG e Kearney. Il documento rivela inoltre che nel corso del 2022 i prezzi del carbone hanno raggiunto livelli record. In Europa, il prezzo medio si è attestato a 294 dollari per tonnellata, mentre in Giappone il prezzo spot CIF ha raggiunto una media di i 225 dollari. Ciò rappresenta un aumento rispettivamente del 145% e del 45% rispetto al 2021.

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D'altra parte, il settore delle fonti di energia rinnovabile sta vivendo una crescita significativa. Nel 2022 infatti, la produzione di energia rinnovabile (escludendo l'idroelettrico) è aumentata del 14%, anche se leggermente al di sotto del tasso di crescita dell'anno precedente, che era del 16%.

La capacità solare ed eolica ha continuato a crescere rapidamente nel 2022, registrando un incremento record di 266 GW. La capacità solare ha rappresentato il 72% (192 GW) delle nuove installazioni. La maggior parte della crescita nel settore solare ed eolico è stata osservata in Cina, che ha contribuito rispettivamente al 37% e al 41% delle nuove capacità globali. 

Parallelamente, la generazione di energia idroelettrica è aumentata dell'1,1% nel 2022, mentre la produzione di energia nucleare è diminuita del 4,4%. Su quest'ultimo dato pesano la chiusura del programma nucleare in Germania e la sospensione dell'attività per manutenzione di alcune centrali in Francia.

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Aumentano le energie “pulite” ma anche quelle da fonti fossili: cresce il consumo di carbone

Gli aumenti registrati sul prezzo del carbone riflettono chiaramente una maggiore domanda e una minore offerta sul mercato di questo combustibile. Rispetto al 2021, c’è stato un aumento dello 0,6% nel consumo di carbone, che ha portato a registrare il livello più alto dal 2014. La crescita della domanda è stata guidata principalmente dalla Cina (1%) e dall'India (4%), che insieme hanno compensato (in negativo) le diminuzioni registrate in altre regioni, come il Nord America e l’Europa, dove il consumo di carbone è diminuito rispettivamente del 6,8% e del 3,1%.

Complessivamente, nel 2022 il consumo di carbone dei paesi appartenenti all'OCSE era inferiore di circa il 10% rispetto al livello pre-COVID del 2019, mentre il consumo di carbone al di fuori dell'OCSE era superiore del 6%.  Anche a livello globale, la produzione di carbone è aumentata di oltre il 7% rispetto al 2021. Cina, India e Indonesia sono responsabili del 95% dell’aumento della produzione globale.

 

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