La casa editrice della Bocconi "Egea" lancia la collana digitale "Bookmark"
La casa editrice dell’Università Bocconi presenta “Bookmark", una guida per orientarsi in un mondo complesso con approfondimenti sintetici e autorevoli
Egea, la casa editrice dell’Università Bocconi presenta i primi titoli della sua linea di libri “digital only”: “L’uomo in scatola” di Alessandro Feroldi e “Il design thinking e la cultura dell’innovazione” di Raoul C.D. Nacamulli e Iryna Prus
Una nuova collana editoriale interamente digitale per orientarsi in un mondo sempre più complesso grazie ad approfondimenti e contenuti tanto sintetici quanto autorevoli. Egea, la casa editrice dell’Università Bocconi, presenta “Bookmark”, la linea digital only con cui punta a rispondere ad alcune delle sfide più complesse che oggi si trova di fronte l’editoria, incalzata non solo dalla crisi delle materie prime ma anche dalla proliferazione degli innumerevoli contenuti presenti sul web, rapidi da “consumare”, comodi da raggiungere e a portata di clic in ogni luogo e momento.
Con la collana “Bookmark”, Egea punta a offrire una serie di volumi progettati appositamente per il formato digitale che siano fruibili con facilità, leggibili in tempi brevi ma soprattutto in grado di garantire approfondimenti selezionati e di qualità, che si tratti di saggistica tra cultura, società e innovazione o di temi legati al mondo professionale, del lavoro che cambia e delle imprese. In quest’ottica, i primi titoli pubblicati nella nuova linea rappresentano entrambe le anime della collana: da un lato “L’uomo in scatola” di Alessandro Feroldi, dall’altro “Il design thinking e la cultura dell’innovazione” di Raoul C.D. Nacamulli e Iryna Prus.
Giornalista e scrittore di lungo corso, Feroldi condivide nel suo breve saggio riflessioni e provocazioni a difesa del libero arbitrio e della creatività nella società del “like come aspirazione esistenziale”, in cui le comodità del progresso tecnologico, l’ipertrofia dei segnali e l’ebbrezza dell’apparire sui social network rischiano di intorpidire l’intelletto e privarci della capacità che più di ogni altra ci rende unici: quella di generare idee. Un percorso, quello tracciato da Feroldi, che con la denuncia delle banalità imperanti, del culto dello spreco e dei meccanismi di autoconservazione del potere, cerca di spingerci a uscire finalmente dalla scatola in cui ci stiamo rinchiudendo con le nostre stesse mani.
Rispettivamente docente di Organizzazione aziendale e strategic learning consultant, Nacamulli e Prus accompagnano invece i lettori alla scoperta del design thinking. Nato come modello di pensiero e repertorio di tecniche professionali dei designer, il design thinking si è evoluto in un modello di definizione e di risoluzione per problemi difficili, se non quasi impossibili: un metodo di lavoro – fondato sull’alternarsi di momenti ideativi e creativi con altri di messa a punto e realizzazione delle idee – all’insegna del motto «genio e regolatezza». Utile, nell’epoca della trasformazione digitale, sia come acceleratore dei processi di cambiamento organizzativo che per lo sviluppo di competenze e idee nelle aziende.
I volumi sono disponibili sui siti Egea oltre che sui principali store online. “Il settore editoriale è percorso da tempo da un processo di disruption”, commenta Riccardo Taranto, Amministratore delegato di Egea. “Le modalità di lettura, quelle di insegnamento e apprendimento, di formazione e di acquisto stanno mutando profondamente. La digitalizzazione è alla base di questi cambiamenti ed Egea è impegnata da tempo, in coerenza con le linee di indirizzo dell'Università Bocconi, in un percorso di trasformazione mirato a far sì che il libro "a stampa" rappresenti solo una delle opzioni di output editoriale. Il prodotto editoriale, infatti, non può più essere inteso solo come il libro stampato, ma come un mezzo più ampio sul quale si gioca la capacità dell'editore di interpretare in modo rinnovato il suo ruolo – non facilmente sostituibile – di intermediario culturale. In quest’ottica, la collana ‘Bookmark’ rappresenta un nuovo modo di dialogare con i nostri lettori con un linguaggio ancora più accessibile ma che non rinunci all’autorevolezza e alla cura della qualità che un editore appassionato e competente può garantire”.