Lucrezia Lerro presenta il suo nuovo libro "Gli uomini che fanno piangere"
"Gli uomini che fanno piangere", l'ultima fatica letteraria della scrittrice Lucrezia Lerro è stata presentata all'interno della manifestazione BookCity
Il direttore di Affaritaliani.it presente al debutto a BookCity dell'ultima fatica letteraria di Lucrezia Lerro "Gli uomini che fanno piangere"
Nell'ambito della kermesse BookCity, presso la Libreria Colibrì di Milano, nella serata di sabato 19 novembre, il direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino era presente alla serata per il debutto dell'ultima fatica letteraria della scrittrice Lucrezia Lerro il romanzo "Gli uomini che fanno piangere", edito da La Nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi.
"Bella e intensa la serata organizzata da Lucrezia Lerro per presentare il suo ultimo e bellissimo romanzo, 'Gli uomini che fanno piangere'. Ha introdotto la serata e ha raccontato il libro Francesca Galasso, molto coinvolta. Poi si sono susseguiti gli interventi dello straordinario regista Yervant Gianikian, di Davide Pasini Marini, Livia Pomodoro e dell’architetto Giuseppe Pezzano. Tutti in qualche modo legati al libro e/o alla sua trama.
Sala gremita e attentissima, non sono mancati momenti divertenti, in una serata molto intensa e ricca di spunti. La violenza sulle donne, l’amore e il disamore, la possibilità di svoltare, di percorrere la strada che conduce all’autonomia femminile e maschile. Una presentazione minimalista nella forma ma molto densa nella sostanza per un libro straordinariamente attuale. Ecco allegato, il caldo intervento dell'autrice.
Angelo Maria Perrino
In esclusiva per Affaritaliani.it, segue l'estratto del testo che Lucrezia Lerro ha letto durante la presentazione del suo nuovo libro, “Gli uomini che fanno piangere”, edito da La Nave di Teseo.
"Ho scritto 'Gli uomini che fanno piangere' perché anch’io volevo come Ornella, la protagonista del libro, cercare di trasformare il desiderio di essere amata in capacità di amare, di amare senza chiedere, di amare non uno ma in modo universale. Come Ornella ho tentato di avvicinarmi sempre più all’idea che mi sono fatta negli anni di che cosa può essere una donna libera!
Livia pomodoro per me ne è l’esempio perfetto.
Elisabetta Sgarbi, il mio editore, per me ne è l’esempio perfetto.
Ho cercato fin da adolescente il varco per la mia libertà in quanto donna, già a tredici anni scrivevo i miei versi, non solo per partecipare ad un concorso sulla caduta del muro di Berlino, nel 1989, concorso che poi ho vinto, ma di conoscere me stessa e di realizzare il mio desiderio: volevo diventare una donna libera di esprimermi, di raccontare. Non volevo appartenere o essere parte di un archetipo femminile. Sono cresciuta al sud Italia e lì le donne erano lavoratrici ma anche sottomesse al diktat maschile.
È questo diktat che ornella Morami lungo il suo percorso nella storia che racconto, rovescia, non si prostra più alla vanità maschile, alla violenza, alla ferocia degli uomini rozzi e brutali, lei finalmente riesce a rompere il copione di disprezzo che vorrebbe le donne sottomesse alla legge maschile. Velenosa. Credo di esserci in parte riuscita, attraverso i miei libri, a percorrere la strada della libertà. E la prova siete voi che stasera mi ascoltate, qui, non mi sono mai sentita più libera".
Lucrezia Lerro